MY LIFE

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 Pensieri.... che passano veloci nella mente, nei momenti meno adatti , come onde , sono unici irripetibili eventi effimeri che scompaiono quasi subito :Impossibile bloccarli  , accantonati in qualche angolino della memoria , latenti , ritornano solo se accompagnati da un brano musicale e ci riportano indietro.come eravamo ! In un tempo migliore di questo, sognatori , pensavamo di non cambiare mai, di legare sempre tra noi di quella generazione , illusi ''divisi'' + che mai : Vomitiamo ricordi nelle pagine dei blog , come jack kerouac scriviamo  quello che ci passa per la mente senza pensarci troppo, guardiamo il mondo che cambia veloce ma non siamo certi di capirlo .E probabilmente lo odiamo sempre+ con le sue regole , con le sue leggi non scritte ci allontaniamo DAI SOGNI .Gaber scrisseLA CANZONE DELLA NON APPARTENENZAparlato: Quando mi è capitato di nascere, la maggior parte dei mieisimili si era allontanata da Dio. E per colmare questo vuoto aveva scelto come nuovo cultol'umanità con tutti i suoi ideali di libertà e di eguaglianza. Tuttavia non so se percoscienza o per prudenza, non riuscendo ad abbandonare completamente Dio, né ad accettarefino in fondo l'umanità, siamo rimasti come alla deriva del mondo in quella distanzaaristocratica da tutto comunemente chiamata decadenza. Insomma siamo nati troppo tardi perDio e troppo presto per gli uomini.La grande intesa tra me e l'universoè sempre stata un misteroil grande slancio verso la mia patrianon è mai stato veroil tenero attaccamento al paese natiomi sembra l'enfasi pietosa di un mio vecchio ziotutto quello che ho, tutto ciò che mi restaè solo questa mia famiglia che non mi basta.Quando non c'è nessuna appartenenzala mia normale, la mia sola veritàè una gran dose di egoismomagari un po' attenuatoda un vago amore per l'umanità.La mia anima è vuota e non è abitatase non da me stessonon so bene da quando l'amore per il mondomi sembra un paradossoma soffrire per gente di cui non si sa l'esistenzami sembra il segno un po' preoccupante di qualche carenzatutto quello che provo è una vana protestaè solo questa mia coscienza che non mi basta.Quando non c'è nessuna appartenenzala mia normale, la mia sola veritàè una parvenza di altruismomagari compiaciutoche noi chiamiamo solidarietà.Ma se guardo il mondo interoche è solidale e si commuove in coroi filmati di massacri oscenicon tanti primi piani di mamme e bambinimi vien da dire che se questo è amore sarebbe molto meglionon essere buoni.Se provo a guardare il mondo civilecosì sensibile con chi sta maleil cinismo di usare la gentecol gusto più morboso di un corpo straziantemi vien da urlare che se questo è amore io non amo nessunonon sento proprio niente.E invece siamo nati per amare proprio tuttiindiani, russi, americani, schiavi, papi, cani e gattiè proprio il mondo della grande fratellanzaper nuove suffragette piene d'isteriao peggio ancora è, quella sporca convenienzacome sempre mascherata dalla grande ipocrisiala nostra ipocrisia.Quando non c'è nessuna appartenenzala mia normale, la mia sola veritàè una gran dose di egoismomagari un po' attenuatada un vago amore per l'umanità.E non ci salva l'idea dell'uguaglianzané l'altruismo o l'inutile pietàma un egoismo antico e sanodi chi non sa nemmenoche fa del bene a sé e all'umanità.Un egoismo antico e sanodi chi non sa nemmenodi fare il bene dell'umanità. A. TERRILE