MARCA BUDAVARI

Tu quoque, Marco...


Io e Marco Travaglio siamo da sempre una squadra: lui ci mette la faccia ed io tramo nell'ombra. Il motivo principale di questa scelta risiede nel fatto che sia molto più fotogenico di me. E che lui, ancora, che siamo una squadra non lo sa.Trovandosi a parlare al Teatro Alfieri di Asti in data 19/02/08, fra molte altre cose si trova a fare una serie di affermazioni che ho scoperto essere, nella sostanza, molto simili ad alcune considerazioni che avevo fatto in data 09/02/08 a proposito dell'inutilità, in Italia, dell'astensionismo alle elezioni come forma di dissenso.E' quindi con grande soddisfazione, lusingato per questo comune modo di sentire sull'argomento con uno dei giornalisti più degni di considerazione in Italia, a mio parere, ed in definitiva mosso da puro spirito di vanità che vi riporto il passaggio in questione trascritto testualmente. Chi fosse interessato, può trovare quell'intervento completo, assieme a molti altri, qui, su YouTube."(...) Eviterei di astenermi. Io sono stato tentato per l'astensione fino a un mese fa, poi ho sentito parlare Giovanni Sartori(*) il quale ha detto, ma tanto anche se gli italiani votassero soltanto in tre ci sarebbe chi dice, io c'ho il sessanta per cento, tu c'hai il quaranta e quindi ho vinto io, tu fai l'opposizione, anche se hanno votato la madre, la zia e un piccolo fan.Ecco, questo...Questa inutilità dell'astensionismo io la metterei proprio in rilievo, nel senso che, veramente, il numero degli astenuti o delle schede bianche viene esaminato per un paio di giorni da Ilvo Diamanti(**) e alcuni esperti, dopodiché cade nel dimenticatoio e lavorano con i pochi voti che hanno preso, quindi...Tentiamo di farlo valere molto bene il nostro voto, intanto che c'è una legge elettorale che non consente di scegliere il proprio rappresentante ma soltanto il partito, diamo un'occhiata alle liste: se c'è anche una sola persona che non vogliamo sentir parlare in quella lista, beh pazienza, punizione al partito che ha candidato quella persona. E'un boomerang. (...) Teniamo ben presente che il voto non serve solo a premiare qualcuno ma serve anche a punire qualcun'altro."Nulla da aggiungere (***).*Giovanni Sartori non è il mio nome d'arte ma, a quanto ho appreso, quello di uno dei più grandi politologi italiani.**Purtroppo neanche Ilvo Diamanti è il mio nome d'arte, ma quello di un altro dei più grandi politologi italiani.***Vado a cercarmi un nome d'arte. Dei più grandi.Colonna sonora, "Hate to say I told you so" The Hives