MARCA BUDAVARI

La pioggia verso il cielo


Ho paura di non essere più capace di scrivere, perché con te mi sono quasi dimenticato cosa significhi soffrire. Sono troppo impegnato a vivere, a viverti, per avere davvero voglia di fare qualsiasi altra cosa. Per me, davvero non avrebbe senso: niente più lo ha, non abbastanza da non poter essere trascurato per qualcosa di più importante, che sei tu. Vivo il presente, mentre prima volevo solo fuggirne, in qualche modo, purché fosse via. Ma la parete è ancora bianca, così come la mia pelle: il sangue resta in corpo, e allora siamo salvi entrambi, me e lei. Salvi e vivi.Ho paura di non essere abbastanza per te, sempre. Di certo non sono mai stato abbastanza per me stesso, ed ogni volta che ho provato a fare un passo avanti ho avuto sempre l’impressione di essere rimasto in realtà nello stesso posto: sempre imbranato, sempre insicuro, sempre maledettamente troppo ingenuo per essere vero. Come uno dei sette messaggeri, che per quanto sciolga le briglie non arriva davvero mai. Per andar dove,poi?Ho paura che io sarò sempre uguale a me stesso.Ho paura di essere ridicolo, davvero ridicolo, senza rendermene conto, perché chi è davvero ridicolo non se ne rende mai conto. E non sopporterei di esserlo ai tuoi occhi. Che sono marroni, ma qualche volta no.Ho paura che non riuscirò davvero mai a comprare una donna, perché non ho né la borsa né la pancia del mercante: per questo sono felice che tu non sia mai stata in vendita.Ho paura perfino di sbagliare, specie quando non so se sto facendo bene. Ma ci provo.Ho paura di non imparare a sgusciare i crostacei, a scansare le pozze, a guidare con una mano, a sapere quando parlo troppo e quando troppo poco, ho paura che non avrò mai un segreto in banca, un indirizzo in tasca, una camicia bianca con cui incravattare il mio futuro. Perché non lo so quale sarà, né dove. Nella nebbia la mia casa, il mio lavoro, le lacrime che piangerò. Ancora una volta, amami per come stono, per quello che non ho: so solo con chi vorrei che fosse, quel futuro di fumo. Con te, se ti va.E  di questo no, non ho paura, perché da quando ci sei tu la pioggia è andata verso il cielo.Colonna sonora, "Valentine" Ten