MARCA BUDAVARI

Nous serons les seuls


Ci sono giorni in cui sei solo come un sacchetto di vermi, vite in cui faresti a schiaffi con Dio. Sono quelle vite che oggi è uguale a ieri, e sia domani  il giorno che non conosca bestemmia.La speranza è il sogno che deragli il domino.La distanza fra te ed un pezzo di piombo sta nell'opportunità, dello specchio non conosci la pelle. Fra le scapole cerchi un bottone, dove un neo ripudiato riposa.Basterebbe una voce, alle volte, che non parli di stupide cose, ché per quello ti avanzi da te. Basterebbe anche solo una voce, un pensiero appena sensibile, basterebbe che qualcuno trovasse un senso nella tua luce spenta, perché un senso ce l'ha.Ma in quei giorni e in certe vite, trovi solo chiacchiericcio da bar, che deprime più di quanto non ti sappia prendere in giro, palle di stracci che non sanno neanche far polvere.Certe vite non cambiano, certi giorni restano.Ma alle volte succede qualcosa anche in certe vite, perfino in uno dei loro giorni. E tutto cambia, anche se tutto è rimasto uguale a se stesso.Sei lo stesso misero uomo, con l'armadio vuoto e le lenzuola stupide. Ma non li vedi più. Sei cieco di fronte alla tua pochezza, perché tutto, d'un lampo, è poca cosa, e non vale un battito di ciglia.Quel che vale, adesso, ha un nome. E tu smetti di sputare al presente. All'improvviso, ne vale la pena. La pena di scoprirti te stesso, di non dare più le spalle allo specchio. E la tua vita, quella certa vita, con quei giorni un po' così, te la vivi geloso, la strappi via dal mercato.Sei tu che ti scopriresti felice, non qualche altro, se non fossi troppo occupato a chiederti se sia proprio vero.Nessuno, che non abbia la falce in mano, te la taglia via, la tua miseria. Ma tu adesso puoi calpestarla, metterla sotto le scarpe per stare finalmente in piedi.E il domino traballa, tartaglia, sparpaglia. Una chiazza di tessere è a terra, per scoprire che adesso può iniziare un nuovo gioco, che poi gioco non è, perché è tutto, per te.Ingabbio la rima, ho solo una voce, assurda per tutti, per chi non sia tu: finché c'è miseria, vuoi stare con me, vuoi essere mia da stanotte, finché non ci saranno più notti, finché i sassi sull'acqua potranno saltare?Cette-ci c'est ma promis: nous serons les seuls qui se diront heureux...