In principio erano le mutandeSono stata a lungo indecisa a riflettere: un post sull'attualissimo discorso propagandistico-plebiscitario di Berlusconi, ieri sera a reti (pubbliche) unificate, o un post sulle mutande? Berlusconi-mutande-Berlusconi-mutande-Berlusconi-mutande.. Naturalmente alla fine ho deciso per le mutande. Posso quindi riporre il Malox intatto nella scatola dei farmaci. Uno studio condotto dall'Università di Milano attesta che il 64% degli intervistati preferisce un bel sedere a un bel seno. Un'indagine fondamentale e imprescindibile, d'altra parte perchè mai investire fondi e tempo in ricerche per debellare malattie falcidianti? Sicuramente questo risultato farà la felicità di Jennifer Lopez, per non parlare di Kylie Minogue e degli art director di quella pubblicità di intimo sui cui manifesti campeggia un fondoschiena squisitamente rotondo: così tanto rotondo da risultare confondente, al punto che io stessa ricordo distintamente il fondoschiena ma non la marca pubblicizzata. Tant'è. Questo nuovo mito della seduzione, tuttavia, non deve necessariamente essere ostentato, debordante in forme più o meno accattivanti da minuscoli triangoli di stoffa. Anzi. Dopo i reggiseni, i trend setter dicono che è arrivato il momento di bruciare perizomi, slip, tanga e parigini per far posto nella cassettiera alla coulotte. Femminile, bon ton, quasi romantica, eppure provocante simbolo erotico, in dolce compagnia di baby doll, bustier e ruches: un gusto da budoir, rétro, ma sarebbe più puntuale parlare di rétro-gusto. Lo sbarco della coulotte all'ultima sfilata collettiva underwear di Milano (Blumarine, Pin up, Wolford e Kristina Ti) sembra dunque sentenziare che, almeno per la primavera-estate 2007, il perizoma in microfibra rappresenta la morte della sensualità. Proprio ora che Lines, Nuvenia e Carefree si erano adattati con prodotti "su misura" (come dimenticare il dubbio amletico della reclame: "Stasera esco con Marco o con le amiche?"). A dimostrazione che non solo il mercato delle mutande, ma persino quello contiguo è altamente scalabile. Questo gran parlare di sederi, comunque, si salda in modo circolare all'inizio del post, richiamando la mia opinione in merito alla bella faccia...
Post N° 8
In principio erano le mutandeSono stata a lungo indecisa a riflettere: un post sull'attualissimo discorso propagandistico-plebiscitario di Berlusconi, ieri sera a reti (pubbliche) unificate, o un post sulle mutande? Berlusconi-mutande-Berlusconi-mutande-Berlusconi-mutande.. Naturalmente alla fine ho deciso per le mutande. Posso quindi riporre il Malox intatto nella scatola dei farmaci. Uno studio condotto dall'Università di Milano attesta che il 64% degli intervistati preferisce un bel sedere a un bel seno. Un'indagine fondamentale e imprescindibile, d'altra parte perchè mai investire fondi e tempo in ricerche per debellare malattie falcidianti? Sicuramente questo risultato farà la felicità di Jennifer Lopez, per non parlare di Kylie Minogue e degli art director di quella pubblicità di intimo sui cui manifesti campeggia un fondoschiena squisitamente rotondo: così tanto rotondo da risultare confondente, al punto che io stessa ricordo distintamente il fondoschiena ma non la marca pubblicizzata. Tant'è. Questo nuovo mito della seduzione, tuttavia, non deve necessariamente essere ostentato, debordante in forme più o meno accattivanti da minuscoli triangoli di stoffa. Anzi. Dopo i reggiseni, i trend setter dicono che è arrivato il momento di bruciare perizomi, slip, tanga e parigini per far posto nella cassettiera alla coulotte. Femminile, bon ton, quasi romantica, eppure provocante simbolo erotico, in dolce compagnia di baby doll, bustier e ruches: un gusto da budoir, rétro, ma sarebbe più puntuale parlare di rétro-gusto. Lo sbarco della coulotte all'ultima sfilata collettiva underwear di Milano (Blumarine, Pin up, Wolford e Kristina Ti) sembra dunque sentenziare che, almeno per la primavera-estate 2007, il perizoma in microfibra rappresenta la morte della sensualità. Proprio ora che Lines, Nuvenia e Carefree si erano adattati con prodotti "su misura" (come dimenticare il dubbio amletico della reclame: "Stasera esco con Marco o con le amiche?"). A dimostrazione che non solo il mercato delle mutande, ma persino quello contiguo è altamente scalabile. Questo gran parlare di sederi, comunque, si salda in modo circolare all'inizio del post, richiamando la mia opinione in merito alla bella faccia...