I POLLI hanno 1CUORE

SIAMO CARNIVORI, ONNIVORI o FRUGIVORI?


OBIEZIONE N. 24) "CHE MALE C'E' NEL MANGIARE CADAVERI? SIAMO AL VERTICE DELLA CATENA ALIMENTARE.."Per alcuni l'uomo è onnivoro, per altri è un frugivoro, ossia atto al consumo di frutti, legumi, semi e grano.In ogni caso nessuno vi dirà mai che è un carnivoro.Supponiamo per un attimo che sia vero che l'uomo sia "onnivoro". Questo permette solo all'uomo di NON morire di fame quando mancano altri cibi.QUALE TESTA PENSANTE potrà mai porre alla propria bocca un trancio di cadavere pieno dei parassiti della putrefazione anziché dei sani legumi o della proteica frutta secca?  No, ditemelo.. Secondo me noi ora poniamo alla bocca quel pezzo di cadavere solo per abitudine e perchè non pensiamo molto a quello che stiamo facendo o non siamo realmente informati sulle alternative.L’organismo dell’uomo, contrariamente a quello dei carnivori, non è fatto per mangiare cadaveri di animali perché ne rimane intossicato a causa delle sostanze tossiche contenute nella carne. L’organismo di un animale carnivoro cerca di espellere la carne dal proprio corpo con la massima velocità possibile, data la sua tossicità. Una riprova di questo è data dal fatto che il suo intestino è lungo 3 volte il corpo, mentre quello dell’uomo (e degli animali frugivori) è pari a 12 volte la lunghezza del corpo. Inoltre le mucose spesse e muscolose dei carnivori tollerano forti succhi gastrici, necessari alla digestione della carne, mentre l’uomo ne rimane danneggiato.L’essere umano appartiene all’ordine dei primati antropomorfi, per loro natura frugivori, cioè atti a consumare frutti, foglie, semi. La neurofisiologia, l’embriologia, l’anatomia comparata confermano come l’uomo sia strutturato per cibarsi di frutti, noci, germogli freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli, ossa ed interiora come i carnivori. Questi infatti hanno conformazione dentale, patrimonio enzimatico, organi visivi, strutture di offesa, caratteristiche di potenza e d’aggressività, apparato digerente, intestinale, escretorio, sudorifero, circolatorio adatti ad utilizzare l’alimento carneo anche come fonte glucidica, consumandolo crudo e completo di interiora e sangue. Gli esseri umani senza mezzi artificiali difficilmente sarebbero in grado di cacciare. Molti sono ormai gli scienziati concordi nell’affermare che l’uomo si è convertito a consumare muscoli di animali (in principio carogne) per necessità legate alla inospitalità delle foreste nell’ambiente originario, circa 2 milioni di anni fa nell’era Neozoica, periodo Pleistocene. In quell’epoca avvennero infatti glaciazioni, interglaciazioni (ritiro dei ghiacciai e avvento di climi più caldi) e periodi di siccità contrapposti a forti diluvi: eventi climatici instabili ed irregolari che decretarono la riduzione di gran parte della vegetazione spontanea, nonché il mutare delle foreste in savane. L’Homo Habilis sarebbe dunque passato al carnivorismo per poter sopravvivere, pagando però lo scotto di un accorciamento della vita media. L’uomo è diventato carnivoro in epoche in cui non si conoscevano i danni della carne: oggi solo gli esquimesi restano un popolo carnivoro per necessità assoluta. Essi consumano non solo la carne ma anche gli organi interni e le interiora e bevono il sangue. La durata media della vita di questo popolo è di 25-30 anni. Muoiono vittime della arteriosclerosi causata dall’alimentazione carnivora.Oggi noi non ammazziamo direttamente le nostre vittime, ma ci serviamo di intermediari che spesso non vediamo: i dipendenti dei mattatoi, i cacciatori, i pescatori. In questo modo perdiamo un anello importante della catena che unisce l’animale alla nostra tavola...e questo sicuramente ci aiuta a giustificare, in qualche modo, una tale ed inutile violenza.http://www.societavegetariana.org/noi%20siamo%20vegetariani/pag9/uomo%20carnivoro.htm