I POLLI hanno 1CUORE

NO ALLE UOVA, ANCHE SE DEL CONTADINO.


Allevare le galline "a terra" NON giustifica il consumo di uova !! Maltrattmenti e uccisioni non vengono evitati dall'allevamento "a terra". Diminuire i consumi e' l'unica via per evitare sofferenza e morte a questi animali.  *La produzione di uova non e' MAI "senza crudelta'"* Va detta innanzitutto una cosa: se e' vero che i due anni di vita di una gallina allevata in gabbia sono orribili, perche' non puo' muoversi, non puo' stendere le ali, ha le zampe ferite dalla rete, le viene tagliato il becco per evitare che ferisca le sue compagne (le galline non sono animali aggressivi, ma la prigionia le fa impazzire, come accadrebbe a qualunque essere umano, per questo si attaccano tra loro), e che quindi certamente togliere le galline da questa situazione e' un passo positivo, va detto che l'allevamento "a terra" non significa allevamento in liberta'. Significa che le galline sono tenute in capannoni dove si respira un'aria insalubre, dove non possono mai vedere il sole, dove soffrono comunque di malattie dovute alla prigionia continuata, e dove vengono comunque nutrite con mangimi pieni di sostanze chimiche e farmaci per curare le malattie endemiche e prevenire le epidemie (a volte con scarso successo, come dimostrano le notizie quotidiane che racconta! E dopo due anni le galline sono sempre e comunque portate al macello, non esistono dei "rifugi per galline pensionate": chi immagina che mangiare uova non comporti la morte di nessun animale, dovrebbe rendersi conto che e' impossibile che questo sia vero. Tutti gli animali usati per produrre qualcosa (che siano uova, latte o lana), in qualsiasi tipo di allevamento, vengono alla fine macellati molto prima della fine naturale della loro vita. Inoltre, per ogni pulcino femmina che viene fatto nascere per la successiva produzione di uova, un pulcino maschio nasce e viene ucciso - soffocato o triturato - perche' la probabilita' che un pulcino nasca femmina o maschio e' del 50%, e solo le femmine sono utili a fare le uova, i maschi vengono "scartati" subito. *Solo diminuire i consumi puo' fare cambiare le cose* Per salvare animali e risparmiare loro sofferenza e morte, quindi, non basta scegliere un tipo di allevamento piuttosto che un altro, non serve a nulla se la quantita' di "cibi animali" consumati rimane la stessa. Non serve perche' il numero di animali uccisi rimane uguale. Non serve perche' e' impossibile che i metodi di allevamento cambino davvero se non dimunuisce la richiesta di prodotti animali: i continui slittamenti di ogni normativa "a tutela" degli animali d'allevamento lo dimostrano. Allo stesso modo in cui lo dimostrano i tanti casi di illegalita' (nei trasporti, negli allevamenti, nei macelli) che non si possono arginare a causa dei controlli troppo poco numerosi. Come si potra' mai sperare di tenere sotto controllo la situazione se il numero di animali allevati continua a rimanere sempre lo stesso, o aumenta? Solo con una diminuzione sara' possibile sperare di andare, passo-passo, verso una situzione migliore! Diffidate di chi vi promette che gli animali staranno meglio cambiando solo tipo di allevamento senza chiedervi di diminuire i consumi. Non potra' mai essere cosi'. Se volete davvero fare qualcosa per far cambiare in meglio le condizioni degli animali, dovete come minimo diminuire i consumi, per far diminuire il numero di animali allevati. A noi farebbe piacere che questa diminuzione fosse del 100%, e' chiaro. Ma anche una diminuzione del 50% e' un primo passo verso la soluzione del problema. Cambiare tipo di uova acquistate, e consumarne sempre la stessa quantita', non salva animali, non fa cambiare le leggi, non fa diminuire gli abusi. Serve a mettere a posto la coscienza e far dimenticare il problema. Che continuera' pero' ad esistere.