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Un blog creato da il_velista1 il 23/04/2006
 
 
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anke mio babbo ha una barca a velaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Inviato da: Melli_86
il 23/07/2007 alle 16:53
 
grazie!! ciao!
Inviato da: artmoz
il 27/06/2007 alle 09:14
 
Buon viaggio....... Un saluto... :-)
Inviato da: bruttoanatroccolo06
il 18/06/2007 alle 21:59
 
...a presto MARTIN.....
Inviato da: artmoz
il 11/06/2007 alle 14:32
 
...è vero!! ;)
Inviato da: artmoz
il 03/05/2007 alle 09:50
 
 

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io e Martin

Post n°153 pubblicato il 11 Giugno 2007 da il_velista1

 
 
 

in ritardo..........

Post n°152 pubblicato il 11 Giugno 2007 da il_velista1

Valencia 06/06/2007 17:15
COPPA AMERICA, KIWI AFFONDANO LUNA ROSSA E VINCONO VUITTON CUP


Valencia, 6 giu. (Apcom) - Luna Rossa è fuori dalla Louis Vuitton Cup e dalla Coppa America di vela. L'equipaggio italiano è stato battuto per la quinta volta consecutiva, a Valencia, dai neozelandesi che si aggiudicano l'insalatiera della casa delle borsette di lusso e diventano gli sfidanti ufficiali degli svizzeri di Alinghi. La partenza della regata odierna è stata equilibrata con gli italiani in lieve vantaggio sulla linea. Lo yacht Telecom Prada ha dato subito l'impressione di essere migliorato dopo le modifiche apportate: più veloce e con più angolo al vento. Perfino rapido in virata e nell'accelerazione. Nella prima bolina i pradiani riescono a prendere la testa del match, ma si allungano troppo oltre la lay line e nel gioco di virate risultano vincenti i kiwi che vanno in boa con un vantaggio di 20 secondi. Nella poppa, buona conduzione di regata da parte dell'equipaggio di Francesco de Angelis che finta una strambata, gli avversari ci cascano e riesce a dimezzare il distacco, doppiando la boa ancora una volta con 20 secondi di ritardo. La seconda bolina è una battaglia di virate e una ricerca disperata di ogni refolo da parte del tattico Torben Grael. Il distacco non è grande, in media una cinquantina di metri. Il delta all'ultima boa è sempre gli invalicabili 20 secondi. Niente da fare nell'ultima discesa a spinnaker spiegati: quello rosso dei kiwi è sempre davanti, sia pure non di molto, fino alla linea del traguardo. Esplode la gioia dei tifosi neozelandesi nelle barche spettatori e davanti al maxischermo nel porto. Gli italiani tagliano la linea con un ritardo di 22 secondi, e finisce la loro avventura.

 
 
 

Post N° 151

Post n°151 pubblicato il 11 Giugno 2007 da il_velista1

avrà portato sfiga ???? in regalo da Valencia ho ricevuto un pezzo di randa e dello spinnaker di Luna Rossa entrata in finale.........ma .........

 
 
 

Post N° 150

Post n°150 pubblicato il 30 Maggio 2007 da il_velista1

Mag 0730
Louis Vuitton Cup: Luna Rossa contro New Zealand, il conto alla rovescia proseguePubblicato da Silvio, Blogosfere staff alle 17:27 in Vela


lunalunarossa.jpg
Il conto alla rovescia prosegue. Venerdì Luna Rossa e Emirates Team New Zealand si sfideranno nella prima regata della finalissima. In palio l'ambita Louis Vuitton Cup, ma soprattutto il pass per avere la possibilità di spodestare Alinghi, defender dell'America's Cup.

Il sito ufficiale www.americascup.com continua a pubblicare articoli molto interessanti che mettono a confronto Luna Rossa con l'imbarcazione dei kiwi.

Li linkiamo qui: Le barche, La tattica, I timonieri, L'equipaggio, Le Statistiche, La Psicologia

Qui sotto l'ultimo articolo che riguarda la psicologia:

Venerdì mattina, quando Luna Rossa uscirà sul campo di regata di Valencia per disputare il primo match della finale della Louis Vuitton Cup, la mente dei più non potrà non tornare indietro, almeno per un istante, al 20 febbraio del 2000. In quella data, Luna Rossa, soprannominata “proiettile d’argento”, disputava ad Auckland il primo match della 30ma America’s Cup, proprio contro il Defender neozelandese. Come terminò quella finale è scritto nei libri di storia della Coppa e il suo risultato (5 a 0 per Team New Zealand) è certamente scolpito nella memoria dello skipper Francesco de Angelis.

A sette anni da quell’esperienza, in barca con lui ci sono ancora oggi alcuni uomini chiave di quella sfida: Torben Grael, Michele Ivaldi, Romolo Ranieri, Simone De Mari e Massimiliano Sirena. Poi, ci sono Paolo Bassani, Daniele Bresciano, Steve Erickson, Vernon Neville, Matteo Plazzi e Alan Smith. “Troppi” per non credere che l’equipaggio di Luna Rossa Challenge abbia voglia di non lasciarsi scappare la rara occasione di una sana e sportiva rivincita che la storia gli sta concedendo.

La Louis Vuitton Cup è iniziata solo un mese e mezzo fa, eppure in queste settimane di cose ne sembrano cambiate parecchie. L’equipaggio di Luna Rossa Challenge ha acquisito sempre più consistenza con il passare del tempo. Raggiungere le semifinali era certamente un traguardo minimo, ma per nulla scontato. La paura di un “flop” preoccupava soprattutto chi, nel 2002, aveva vissuto in prima persona l’esperienza dell’eliminazione di Prada Challenge in semifinale, al termine di una campagna in cui le aspettative erano certamente superiori. Una volta acquisita la certezza di avere superato i primi due Round Robin, i ragazzi di Francesco de Angelis hanno aggredito BMW ORACLE Racing in semifinale, eliminandolo con un sorprendente 5 a 1 che ha destato, in positivo, molta sorpresa.

Quello della vigilia della finale della Louis Vuitton Cup è un gruppo molto più unito di due mesi fa. Nelle semifinali James Spithill ha trovato armonia con Torben Grael. Timoniere e tattico hanno iniziato a “girare” bene e si trovano sulla stessa lunghezza d’onda: li unisce l’istinto e la fantasia. Sono coscienti del fatto che il loro gioco imprevedibile innervosisce l’avversario. Luna Rossa Challenge arriva alla finale contro i neozelandesi con il vantaggio di avere riposato tre giorni in più (Emirates Team New Zealand ha vinto la propria semifinale contro Desafìo Espanol 2007 per 5 a 2 e l’ultima prova ha subito uno slittamento di un giorno per il maltempo). In un calendario compresso come quello di quest’anno non è poco. In questi giorni di riposo e di test, l’equipaggio ha lavorato duramente per mantenere alto il livello di concentrazione.

Dall’altro lato, c’è il team nero, l’ex Defender che gioca per portare a casa la Coppa così malamente persa con Alinghi nel 2003. Anche per i kiwi quello con Luna Rossa sarà un ‘re-match’ storico, ma tante cosa sono cambiate da allora: al timone non c’è più de Angelis ma un giovane ‘aussie’ che Barker conosce meno e con il quale, al momento è in parità. Entrare nella testa dei kiwi non è semplice: così come stringono le vocali fino a pronunciare ‘ten’ (dieci) ‘tin’ e ‘taim’ (di time) ‘tiim’, così sono poco aperti nell’esprimere i propri sentimenti. Le mie amiche kiwi giurano che si tratti di un problema esclusivamente maschile, ma questo non cambia le cose: è con loro che dobbiamo trattare dato che donne, a bordo di NZL 92 ancora non se ne vedono...

Che Emirates Team New Zealand non sia un team ‘latino’ si è visto quando ha vinto le semifinali su Desafío Español 2007: nessun abbraccio, nessuna lacrima di commozione, nessuna allegria. Solo vigorose strette di mano e potenti pacche sulla spalle... E’ un popolo duro quello kiwi, poco avvezzo alle smancerie e alle effusioni nostrane ma tutt’altro che freddo: “Non abbiamo festeggiato perché per noi è stato un passo avanti importante, ma pur sempre un passo in una lunga strada”, ha spiegato – un po’ imbarazzato – il tattico Terry Hutchinson a chi gli aveva fatto notare l’atmosfera rigidina alla fine della regata conclusiva.

La Coppa si corre a Valencia, Spagna, Europa. Fino ad oggi il team kiwi è stato particolarmente amato: sarà stato il fascino dell’esotico, saranno state la Waka (tipica imbarcazione) e la Haka (danza di guerra) maori che hanno affascinato il pubblico; fatto sta che applausi e ‘Hurra’ non sono certo mancati a Barker & Co. Ma ora le cose sono diverse, ora si corre la finale tra i ‘Prada Boys’ di Luna Rossa e il team nero della Nuova Zelanda, lo stesso che ha mandato a casa (si fa per dire) Desafío Español 2007... che succederà ora?

Lo stesso Hutchinson ha detto che a scuola i suoi figli cominciano a sentire i primi ‘Bohhhh’ ma non sarà questo che incrinerà il team, piuttosto è l’avversario che potrebbe metterlo in crisi. Più conservatore, tradizionalista e perfetto esecutore delle regole di match racing, l’equipaggio kiwi è abituato ad avversari che giocano con le stesse regole. Un team come Luna Rossa, dove Spithill e Grael hanno solo un canovaccio sul quale ‘improvvisano’, secondo le condizioni della giornata, può sfasare tutte le regole e le strategie.

 
 
 

americascup

Post n°149 pubblicato il 07 Maggio 2007 da il_velista1

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