Macroeconomy

Obama vs. McCain, due economie a confronto


Domani gli americani sceglieranno il nuovo presidente tra John McCain e Barack Obama. Si votera’ anche il rinnovo totale della Camera dei Rappresentanti e di un terzo dei seggi del Senato. In vantaggio sono dati i Democratici che dovrebbe conquistare il controllo del Congresso. Se le presidenziali fossero quindi vinte da McCain, il repubblicano non avrebbe vita facile nel portare avanti le sue politiche. Se invece il vincitore fosse Obama, con il Congresso in mano ai Democratici, potrebbe portare avanti tutte le promesse elettorali.Da un punto di vista economico, il primo atto importante sarebbe quello di un secondo pacchetto di stimolo che potrebbe aggirarsi tra i 100 e i 300 mld usd. Da questo punti di vista, sia McCain che Obama, hanno gia’ detto di essere a favore di una simile iniziative. Il problema sarebbe quindi non se il pacchetto si fara’, ma quando. Altre differenze importanti sono su come i due candidati intendono centrare gli stimoli all’economia. McCain e’ piu’ orientato ad un taglio delle tasse per gli investitori, le societa’ e i cittadini piu’ anziani. Obama preferirebbe aumentare le spese governative e trasferire i fondi alle famiglie piu’ a basso reddito con taglio delle imposte per le piccolo aziende.Altro punto centrale e’ il mercato immobiliare, con il tasso di pignoramento che continua a salire. Entrambi i candidati presidenti hanno promesso ulteriore sostegno alle famiglie che non possono affrontare il mutuo, ma Obama ha presentato il programma piu’ esteso e costoso.Con la crisi finanziaria e quella economica in atto, il deficit federale sara’ messo sotto pressione. Mc Cain ha detto che lo riportera’ a pareggio nel 2013, mentre Obama non ha fornito alcuna data.Dal punto di vista del commercio, dai Democratici sono arrivati da piu’ parti richiami verso un maggiore protezionismo, mentre McCain si e’ mantenuto sulla linea repubblicana del libero scambio. Obama ha invece annunciato che e’ contrario a diversi accordi commerciali bilaterali che devono ancora essere conclusi tra gli Usa e altri Paesi e che intende riscrivere alcuni degli accordi Nafta in essere.Nuove regole per il settore finanziario saranno sull’agenda del neo presidente gia’ dai primi giorni e Obama dovrebbe essere quello che adottera’ un approccio piu’ duro con la Fed che diventerebbe il ‘super regolatore’.Secondo gli analisti di Danske bank, Wall Street sarebbe piu’ favorevole all’elezione di Barack Obama che rappresentando un ‘nuovo inizio’ potrebbe avere un effetto positivo sulla fiducia degli investitori. Nella storia ci sono stati solo due presidenti che sono stati etichettati come ‘nuovo inizio’, Franklin Roosvelt nel 1933 e Ronald Reagan nel 1981. Gli indici azionari sono aumentati del 50% nei primi 100 giorni di governo Roosvelt, mentre sono rimasti piatti nei primi 100 giorni di Reagan. Per quanto riguarda i comparti azionari, entrambi i candidati hanno espresso la volonta’ di favorire le energie alternative, ma mentre McCain sembra piu’ orientato al nucleare, Obama comprende anche l’energia solare e quella eolica. Dovrebbe invece avere un impatto negativo il settore farmaceutico e sanitario con entrambi i candidati che hanno espresso l’intenzione di chiede medicinali a basso costo e un miglior servizio sanitario. L’elezione di Obama aiuterebbe il settore delle infrastrutture, spiega Danske Bank, mentre quella di McCain quello della difesa con il candidato repubblicano che intende rimanere in Iarq e quello democratico che ha gia’ preannunciato un ritiro controllato delle truppe.