Macroeconomy

BoE sorprende, Bce in parte delude


La BoE ha sorpreso con un taglio dei tassi di 150 punti base, la Bce con l’atteggiamento giudicato “troppo timido” da Marco Annunziata, economista di Unicredit Mib, e dai mercati.Differenze tra l’economia della Gran Bretagna e quella della zona euro per giustificare un simile diverso approccio ci sono, ma non tali, secondo Annunziata, da giustificare un approccio cosi’ diverso. Secondo Luca Mezzomo, economista di Banca Imi, invece, la Bce ha agito riducendo di 50 punti base, perche’ “non c’e’ piu’ panico sui mercati e si puo’ tornare a una gestione regolare della politica monetaria. Senza contare che comunque la velocita’ di allentamento monetario e’ superiore a qualsiasi manovra del passato”.L’economia inglese e’ senza dubbio in una situazione piu’ grave di quella della zona euro. Secondo Maccario la sua vulnerablita’ e piu’ elevata ed e’ dovuta dallo shock del mercato immobiliare, dal maggiore debito delle famiglie e dalla piu’ grande dipendenza dal settore bancario, ora in crisi. Per Mezzomo la recessione della Gran Bretagna e’ grave sotto qualsiasi aspetto. “C’e’ poi un ampio ricorso ai mutui a tasso variabile e un taglio deciso del bank rate puo’ ridurre in maniera importante il tasso di pignoramento”, realta’ ben diversa dall’Europa.Anche la zona euro, comunque, non e’ messa bene. “La crescita –spiega Annunziata- rallenta in maniera piu’ brusca di quanto si prevedesse e i rischi al ribasso si stanno materializzando con una velocita’ impressionante”. Secondo l’economista di Unicredit, quindi, “l’atteggiamento di Trichet e’ troppo timido, troppo prudente”. Il presidente della Bce, nella conferenza stampa ha comunque confermato ulteriori tagli dei tassi, ma ha anche parlato di rischi al rialzo per l’inflazione che non sono del tutto spariti e di effetti secondari sui prezzi. Fuori dal mondo, per Unicredit. Trichet ha anche evitato di dire che l’economia e’ in recessione  e ha rimandato alle previsioni della Bce di dicembre, dove saranno comunque riviste al ribasso le previsioni per il 2009.Banca Imi si attende ora ulteriori tagli da parte della Bce con il saggio di riferimento che si portera’ al 2% tra aprile e maggio dell’anno prossimo, ma potrebbe anche scendere sotto tale livello.Anche Unicredit prevede il tasso al 2%, a giugno, e un taglio di 50 punti base a dicembre.I mercati non hanno reagito positivamente alla decisione della Bce e hanno aumento le vendite sui titoli azionari. Anche l’euro ne ha risentito con gli investitori che sono ora piu’ preoccupati circa gli sviluppi dell’economia della regione.