Macroeconomy

Fed cerca di salvare credito al consumo, dati ancora negativi


La Fed posiziona un ulteriore tassello per fra fronte alla crisi finanziaria. L’economia reale, invece, mostra l’inizio di una recessione che durera’ almeno fino alla fine del primo semestre del prossimo anno.Il segretario al Tesoro, Henry Paulson, aveva preannunciato un intervento a favore dei consumi e oggi la Fed ha svelato il suo piano da 800 mld usd per fare in modo che le banche aumentino i presti alle famiglie e alle piccole imprese, rimettendo in moto l’economia. Le spese per consumi personali, infatti, nel 3* trimestre hanno mostrato una contrazione del 3,7% annualizzato, che ha portato il Pil a –0,5%. L’Ocse prevede quindi per gli ultimi tre mesi dell’anno un –2,8%, un –2% per i primi tre mesi del 2009 e –0,8% per il 2* trimestre.La Fed ha messo a disposizione 200 mld per i detentori di abs sostenuti da prestiti a consumatori e piccole imprese di nuova o recente emissione, acquistera’ 500 mld di mbs detenuti dalle Gse (societa’ a partecipazione pubblica), con l'obiettivo di iniziare il programma entro la fine dell'anno, e 100 mld attraverso una serie di aste competitive che partiranno la prossima settimana per l’acquisto del debito delle Gse.Ci vorra’ comunque tempo perche’ si vedano i primi effetti sull’economia, ha spiegato Paulson. “La svolta del ciclo si vedra’ solo nel corso del 2009”, spiega Luca Mezzomo, economista di Intesa Sanpaolo, che aggiunge come la “situazione di stress dei mercati non e’ ancora esaurita. C’e’ ancora da smaltire il delevereging in atto da parte dei fondi e non e’ esclusa una crisi di alcuni di essi”. L’Ocse nell’Economic Outlook di oggi ha avvertito che "non possono essere esclusi ulteriori cali dei mercati finanziari, con il fallimento di particolari tipi di istituzioni, per esempio gli hedge fund, o l'ulteriore debolezza in particolari asset class, come le proprieta' commerciali".Per un una ripresa dell’economia, tuttavia, avverte Mezzomo, in una situazione in cui lo stimolo monetario non e’ efficace occorre avere uno stimolo di natura fiscale. Per questo bisognera’ attendere l’inizio del prossimo anno quando si insediera’ l’amministrazione Obama con il suo team economici gia’ al lavoro per studiare un pacchetto che potrebbe essere di circa 500 mld usd.Quando si vedranno i primi effetti, ci sara’ anche l’impatto dell’allentamento monetario effettuato dalla Fed e in quel momento bisognera’ normalizzare i tassi per non avere un effetto negativo sull’inflazione che innescherebbe una fase deflativa.La reazione dei mercati all’annuncio della Fed e’ stato immediato con l’euro/dollaro che si e’ portato oltre 1,30 per la prima volta dal 5 novembre e gli indici azionari che hanno guadagnato terreno. In rialzo i prezzi dei titoli di Stato con il rendimento del Treasury decennale che ha perso circa 14 punti base.