"VITA è ADESSO "

Post N° 12


    
.Nella cultura Tibetana la gente non trova che la morte sia un fenomeno angoscioso e penoso. Da noi in Occidente, invece risulta estremamente difficile anche solo parlare della morte porsi in relazione con essa." Nessuno ci dice la verità definitiva". Che quasi nessuno sia disponibile ad aiutare lo stato psicologico è un rifiuto terribile, un fondamentale rifiuto d'amore! Attraverso i media, conosciamo la morte in tutti dettagli tramite i giornali , dalle TV, dai film, i primi piani dei parenti disperati, le solenne cerimonie funebri e cosi via, ma mai un sulla morte in quanto tale! Probabilmente ciò dipende dal fatto che in Occidente la credenza generale è che abbiamo una sola vita terrena, e che il defunto ha solo la via della salvezza o della punizione ultraterrena, oppure si crede in uno dissolvimento materiale del corpo definitivo, irreversibile, l'annullamento per sempre della sua presenza spirituale. Il Tibet invece, (cosi come in quasi tutte le tradizioni filosofiche religiose orientali) è acquisita da migliaia di anni la credenza della reincarnazione, l'anima del defunto non scompare per sempre, ma aspetta un'altra rinascita, e cosi per numerosi cicli di morte e rinascita.