UNA NUOVA ALBA

Post N° 545


Venerdì sera ho ricevuto due inviti per andare in disco. Era l’apertura di una discoteca vicino a casa mia. Non volevo andarci, ma poi ho pensato che m’avrebbe fatto bene distrarmi un po’.Ci sono andata con un’amica. Era veramente da molto che non ci vedevamo. Avevamo perso i contatti, finché una decina di giorni fa, non l’ho chiamata ed abbiamo fatto due chiacchiere promettendoci che ci saremmo viste presto e così è stato.Le temperature sono scese di molto e non sapevo come vestirmi, ma poi ho optato per un tubino nero che non avevo mai indossato. Si, lo so, uso spesso il nero, ma lo amo come colore.Sono passata a prenderla a casa e poi siamo andate a bere qualcosa. Ci siamo raccontate cosa ci era successo in tutti questi anni e le nostre pene d’amore. Ahimé!A mezzanotte poco più ci siamo avviate per la disco. Là ci avrebbe atteso una sua amica. Credete che sia stata puntuale? Seee… è il mio destino aspettare le persone. Ahaha!Ci hanno fatto attendere un po’ fuori ed io furba, che avevo deciso di non indossare le calze, stavo congelando. Finalmente ci hanno fatto entrare e dentro era una cosa impressionante. Era impossibile camminare da quante persone c’erano. Sembrava di essere nelle grandi fiere, dove si soffoca e che per passare bisogna spingere. Lì ho trovato un sacco di persone che conoscevo ed ho pure rivisto qualcuno, che non so quanto piacere m’abbia fatto alla fine…Alle 3.30 ce ne siamo andate. È stata una serata abbastanza tranquilla e mi sono divertita. Hanno detto che come ospite c’era Andrea Roncato. Non l’ho visto e non mi è nemmeno dispiaciuto. Ahaha!All’uscita non riuscivo più a camminare. Io e la mia mania per i tacchi alti. “Anto ti vedo in po’ in difficoltà a camminare!” e ci credo, che dolore ai piedi!Riaccompagnata a casa, sono corsa a letto per l’indomani mi sarei alzata presto. Infatti ho dormito solo 3 ore e mezza.*** *** ***“Ho una cosa per te in macchina.” e così ti lasciato scendere dalla mia. Ho spento il motore dell’auto e sono uscita anch’io. Nel frattempo tu eri lì con delle rose in mano.Non me l’aspettavo. Non credevo che l’avresti fatto.Ridevo per la felicità ed un misto imbarazzo. Le ho prese in mano ed ho annusato il loro profumo buonissimo, che tra l’altro oltre a profumare di rose, le avevi fatte profumare di cannella, come piace a te e nell’insieme l’effetto era buonissimo.“Me ne hai una messa una bianca, che è segno della purezza ed una gialla che è la gelosia!” e tu hai aggiunto “Ed una rossa d’amore!”. E’ vero, che sciocca, la luce fioca del lampione non m’aveva permesso di vederla. Era troppo buio fuori.Sei stato carinissimo e te l’ho pure detto. Le ho messe nella mia macchina e siamo andati via con la tua.Volevamo fare un giro in centro a Padova, ma a quel ora di Sabato sera era stato impossibile trovare un solo buco e così abbiamo optato per fare quattro chiacchiere in un locale, davanti a qualcosa da bere.Abbiamo mangiato un dolce, anche se non avrei potuto, accompagnato da un calice di vino, che m’avevi detto che faceva parte della catena dei champagne. L’hai scelto te. Non me ne intendo, come ti avevo detto, ma devo dire che era veramente buono.Abbiamo parlato di mille cose e di tutto ed il tempo è volato senza accorgersene. Erano le due passate e t’avevo detto che era meglio andare perchè il giorno dopo avrei lavorato.Siamo arrivati alla mia macchina. Sapevo di piacerti. Molto. Me l’avevi detto e me l’avevi pure dimostrato e la cosa bella è che a differenza degli altri, non m’hai provato a baciarmi nella nostra prima uscita. L’ho apprezzato molto e ti ho pure ringraziato, anche se non ti ho detto il motivo, promettendoti che un giorno t’avrei detto il perché.È stato bello farsi coccolare così. Mi mancava tutto ciò.*** *** ***Ieri avrei dovuto lavorare in trattoria, ma il tempo non era granché e così bastata una sola ragazza a lavorare.Sono andata a fare un giro con degli amici e mi sono goduta la Domenica. Cosa non solita per me.Appuntamento alle 16 in piazza, perché poi saremmo andati fino ad Isola della Scala in provincia di Verona alla fiera del riso. Non c’ero mai stata. Era la mia prima volta.Il viaggio è stato di circa un’ora e mezza. Lì a differenza che da noi, c’era il sole. Era bello lasciarci scaldare da quei raggi tiepidi. Sembra strano come nel giro di 10 giorni poco più, sia cambiato il tempo. In peggio però.Trovato parcheggio, dopo aver bevuto qualcosa, siamo entrati in fiera e l’abbiamo girata tutta. L’ultima tappa sarebbe stato lo stand gastronomico per mangiare il riso. Eravamo lì per quel motivo.Ci siamo fatti un sacco di risate. Soprattutto quando alla fine ci siamo fermati davanti ad una bancarella dove vendevano delle magliette con delle scritte simpatiche e lì ho proposto all’unico maschietto che era con noi, di prendere quella con scritto “Uomo de panza, uomo de sostanza”. Quanto ridere. Il tutto era nato quando sua morosa e mia amica da una vita, che era lì con noi, lo rimproverava che la pancia cresceva troppo e che doveva mangiare di meno e così gliel’ha regalata.Poi ci siamo mangiato un bel risotto. Ognuno ha scelto quello che preferiva ed io, logicamente, ho preso quello più strano. Visto che ero lì ne ho approfittato, quando ancora mi sarebbe capitato? Forse l’anno prossimo.Eravamo in 5 ed abbiamo preso 6 fette di dolce (logico no???), tutte fatte col riso, tutte divise a pezzettini per assaggiarle tutte e tutte molto buone. Abbiamo concluso con un caffé e dopo un ultimo giro sotto la pioggia, ce ne siamo andati a casa.Alle 23 ero già a casa, ma in me era scesa la tristezza per una brutta notizia ricevuta qualche minuto prima.All’una passata mi sono messa sotto le coperte e Lunedì è arrivato…Buona giornata e buon inizio di settimana!