UNA NUOVA ALBA

20 Ottobre 2009


Ho atteso un sacco questo giorno.Erano mesi che stavo organizzando questa giornata.Volevo fosse perfetta e speciale per te. Credo in parte di esserci riuscita.Stanotte ho dovuto trovare una scusa perché tu non sospettassi nulla.All’una è mezza mi sono alzata dal letto in uno stato comatoso. Dovevo andare a casa, ma soprattutto fare quella cosa che attendevo da tempo. Era già pronto da oltre un mese e si trovava tutto nella mia macchina.T’avevo detto di rimanere a letto che non serviva che mi accompagnassi alla macchina visto che faceva freddo e che tu non stavi bene. Di solito t’imponi, ma ieri sera stavi veramente male e così dicendoti di non preoccuparti e con qualche bacio, ti ho fatto pure gli auguri, aggiungendo che avrei riscaldato la macchina qualche minuto e che me ne sarei andata.Bugia.Ho acceso la macchina, ho fatto retro fino al cancello e sono scesa lasciandola accesa.Ho tirato fuori lo scotch, forbici ed il cartellone. Due metri e mezzo x uno di altezza.I cani sentivano la mia presenza tanto che temevo che t’avrebbero fatto uscire ed invece sono riuscita ad appiccicarlo nel cancello indisturbata. Mamma che freddo, ma c’ero riuscita.
Via in macchina e subito a casa.La notte non ebbi dormito proprio bene. Ero un po’ agitata perché m’aspettavo prima o dopo un messaggio dove mi dicevi che avevi visto la mia sorpresa e poi pensavo all’altra…Si, perché non finiva lì.T’avrebbero anche chiamato dalla radio per farti gli auguri. Due mesi in anticipo per la prenotazione per soli 2/3 posti per i festeggiati. Ma ce l’avevo fatta. Sono stata fortunata. L’unica cosa che speravo ora, è che rispondessi al telefono. Ho pure contattato la speaker perché ti aggiungesse un messaggio da parte mia.Alle 7 ero già in piedi, ma nessun segnale da parte tua se non il messaggio del buongiorno e botta risposta.Alle 8 finalmente mi chiami. Ridi emozionato e con la voce un po’ rotta che mi dici che sono matta.Anch’io sono emozionata. Molto. Mi ringrazi e mi saluti perché erano arrivati dei clienti.Verso le mezza arrivi a casa mia dicendo che sei in zona dove lavoro io e se mi puoi accompagnare. All’inizio accetto, ma ricordo che nel viaggio del ritorno per la pausa pranzo, in quel momento Radio Company ti avrebbe chiamato e la cosa era poco fattibile. Così dovetti inventare una piccola bugia.Partiamo, ognuno per la sua strada e mi chiami: “Ma allora mi vuoi veramente bene?”, “Scemo, certo, io ti amo!”.La mattina non passava mai ed io attendevo le 12.50 circa, l’ora della seconda sorpresa.Alle mezza ho chiuso qui al lavoro e sono corsa verso casa, fermandomi lungo la strada per poter registrare la chiamata con il telefonino. Mamma che emozione. Tachicardia a mille e tremarella. Sembrava che avessero dovuto chiamare me!Finalmente arrivò il momento ed il telefono squillava… Ed io “Dai, rispondi…”“Pronto?”, “XXX, sei tu?”, “Si!?Auguuuurrrrriiiiiiii…“Grazie…”, “Ciao, sei in diretta su Radio Company ed io sono la Topona. Conosci una certa Antonella?”, “Si…” ridendo emozionato. “E’ la tua ragazza vero?”, “Si”, “Voleva farti gli auguri dicendoti che ti ama tanto perché sei speciale!”. Lui continuava a ridere. Ringraziamenti e conclude la telefonata.Arrivo a casa. Mi sta attendendo fuori. Scoppiamo a ridere e mi dice che sono matta e “Ma davvero mi ami così? Sei l’unica”.Abbiamo pranzato assieme…Lui crede che stasera staremo insieme, o cena fuori o casa io e lui. Ma crede che sia finito lì ed invece…