Semplici_Confessioni

Storia - parte 2 -


Avevo promesso che avrei continuato il mio post di ieriBene, dopo le presentazioni e la chiacchierata ad ottobre, mi sono ammalata, per circa una settimana sono restata al letto con la febbre, non potevo uscire, non potevo fare nulla, il nervoso era alle stelle...Non lo vedevo ormai da più di 10 giorni e non sapevo cosa inventarmi...A novembre: i primi del mese passavo davanti alla pizzeria vicino alla concessionaria dove lavora, ad un certo punto vedo che esce proprio dal negozio con la pizza in mano, allora mi armo di coraggio e lo chiamo, ma lui non sente e continua dritto fino ad arrivare alla porta del suo lavoro, in compenso ho rimediato una figura di melma in quanto lui non si è girato, ma i ragazzi che stavano li nei dintorni si. Pochi giorni dopo l'ho rincontrato li vicino la bisarca, ci siamo salutati, e allora ne ho approfittato e gli ho detto di quel venerdì, e lui c'è rimasto male perchè non aveva sentito sul serio, allora gli ho detto che non si doveva preoccupare perchè non era successo nulla di grave.Il 10 novembre vado con mia cugina a ritirare la sua nuova macchina, ovviamente non nella sua concessionaria, arrivata a destinazione il proprietario mi dice di avermi vista molte volte, perchè io facevo ragioneria, e prima lui lavorava all'Audi (il concessionario di Fabrizio), io volevo chiedergli se lo conosceva però sono stata zitta. La sera stessa l'ho incontrato "per caso", e per la prima volta ci siamo scambiati 2 baci sulle guance per salutarci, allora io gli ho detto di quel suo ex collega che mi aveva riconosciuto addirittura solo perchè mi vedeva le mattine passare mentre andavo a prendere la merenda, e lui mi dice che lo conosce molto bene e rimane leggermente sorpreso.A metà novembre lo incontro mentre ritornavo dalla posta, e mi invita a prendere un caffè al bar, essendo timida rifiuto, e lui insiste così accetto, dopo aver preso il caffè restiamo li fuori a parlare per molto tempo, e lui mi dice un po' della sua vita e del fatto che non ha più i genitori. L'ho rincontrato poi il giorno dopo mentre scaricava le macchine e con mia immensa sorpresa mi dice se voglio provare la macchina fino al concessionario, ovviamente guidava lui perchè io non potevo, io siccome credevo che stesse scherzando gli dico:" Ma dici davvero?", lui mi apre lo sportello e mi fa salire, quei 2 minuti sono stati i più imbarazzanti della mia vita, perchè nessuno dei due riusciva a parlare, per fortuna il tragitto durava poco.Il mercoledì sera verso le 18, ormai era abitudine incontrarci, io lo aspettavo fuori dal lavoro e poi andavamo a fare una passeggiata, io gli avevo portato da leggere alcune mie poesie e le ha volute leggere subito, io mi vergognavo a morte perchè non ho molta autostima di me (so che sbaglio), dopo averle lette mi fa i suoi complimenti e dice:" Queste però me le tengo io!", io rimango stupita, e non posso far altro che acconsentire, quando poi ci stavamo per salutare, lui mi da un cd degli Eagles e dice che è un regalo, io da qui inizio a capire che forse anche da parte sua c'era qualcosa di più...Non potete immaginare quante volte mi sono sentita quel cd!Il giorno dopo, era mattina e lo rincontro, e gli faccio i complimenti perchè era davvero un bel cd, anche perchè lo prendevo sempre in giro per i suoi gusti musicali (hard rock, blues ecc), e lui rimane sorpreso perchè non si aspettava di vedermi. Sempre lo stesso giorno, solo qualche ora più tardi lo rivedo perchè stavo andando a comprare la pizza, lui vedendomi arrivare fa finta di allacciarsi le scarpe, li me ne accorgo, e dopo dice:" Ehi Simo dove vai?"Io:" A comprare la pizza!"lui:" Allora vai casomai ci vediamo dopo tanto sto ancora qui fuori che devo consegnare dei documenti!"Io vado li in pizzeria e intanto aspetto che arrivi il mio turno, c'era una marea di gente, ad un certo punto lo vedo entrare dalla porta, rimango come un ebete!Io:" Che ci fai qui?"lui:" devo fare spesa ahahahah"Dopo capisco che in realtà non era vero, ma era li semplicemente per meIo:" ma perchè non sei rimasto fuori? Vedi che sei tu che ti metti nei casini?" (in quanto visto che lo conoscevano tutti e vedendolo che non prendeva nulla lo guardavano perplessi)lui:" da quando ci sei tu si..."Li capisco, e mi sarebbe venuto da saltare, urlare, fare un macello, ma non potevo...Tutto ed altro nel prossimo post