Mai più...

Ciò che avrebbe potuto essere è ormai andato,scaduto,passato,nessun sé ce lo restituirà,ma voglio dirti che l’amore ha mille facce,e che in compenso ciò che è stato rimane un passato di cui non posso che esser grata,a te,alla vita,alla fortuna…so che non puoi dir lo stesso,non per quel che mi riguarda,faccia di sfinge dal muso lungo,che cosa avrei potuto darti? Domanda costante immutata nel tempo,mentre tu sembravi volermi dare il mondo,ed io a chiedermi perché…e da che ti era concesso e ti è quel sommo gigantesco potere di stravolgermi l’umore con un battito di ciglia,un' altalena incessante tra stelle stalle e…casa tua,un circolo vizioso,un moto perpetuo,un sali-scendi di emozioni spettacolare nella sua ciclicità,l’amore per lo sport era l’unico amore per cui ci fosse posto in quella palestra,qualunque altro pensiero non poteva essere lecito,per disciplina,così mi dissi quando ne uscii la prima volta,dopo il primo allenamento,poi via via non so com’è persi la cognizione del tempo,di me,di te e perfino dello sport che era quanto avessi di più caro,il mio rifugio per non veder gli zombi,il copriorecchie,il coprimente,il copricuore,selvaggiamente e con non poca ignoranza mi allenavo,ma mi isolava da tutto e al tempo stesso c’era tutto dentro,forse sono così ingrugnita che gli faccio pena? Ma a maggior ragione forte della mia forza rifiutavo ogni avvicinamento della serie che fosse chiaro che non avevo bisogno di niente,forse mi dissi sarà per riconoscenza per via di quel lavoretto che ogni mercoledì svolgo al posto suo,una piccola cortesia tra amici,ma lui lo sa che il lavoretto mi attende con un sorriso a forma di universo ed io lo attendo e che da solo esso basta a ripagarmi anche per un’altra vita? Così a maggior ragione tengo a sottolineare le distanze,ma più per me che per te,perché a quel punto già son conscia di essere stramaledettamente irrimediabilmente innamorata persa. Se mi volesse? Comincio a chiedermi,e comincio altresì ad attenderne una qualsiasi conferma,che vera e propria,non arriva mai. Ma questo è un mea-culpa,quindi ammetto anche che forse c’hai provato,ed io,incementata nel mio muro non ho saputo cogliere,rispondere,sfruttare,ho solo saputo far finta di niente,come se la cosa non mi tangesse,come mi fosse indifferente e tu…trasparente.  Ora comprendo,è lecito,che tu abbia timore o certezza che come niente io come al solito beh…e a dirla tutta la verità sappi che lo temo anch’io,perché non so il perché,forse perché una parte di me non lascia entrare nessuno,è una parte forte,ma lo sono anch’io perciò con te o senza la vinco sta partita,che vuoi tu? Lo sai? Lo hai capito? Questa non è una corsa ad ostacoli,prendiamolo come un percorso esplorativo senza nessun fine preposto,tranquillamente,non c’è alcun obbligo,per me possiamo anche non parlarne più,tanto non ne abbiamo mai parlato,senza nessun addio,tornare a prima,solo con la serenità che sia una scelta,consapevole,matura,giusta,e qualsivoglia appellativo,ma non avercela con me,tra tutte questa è l’unica che non sopporterei,la più atroce delle punizioni,mi scuso se devo,imploro perdono,mi prostro,mi faccio piccola piccola piccola…