Malaerba

Munari del mio cuore


"Quasi tutti [i miei amici] ebbero in casa loro una mia macchina inutile che tenevano però in camera dei bambini, proprio perché era una cosa ridicola e da poco, mentre in soggiorno tenevano sculture di Marino Marini e pitture di Carrà e Sironi. Certo che in confronto a una pittura di Sironi, dove si vede l'unghiata del leone, io, col mio cartoncino e i fili di seta non potevo essere preso sul serio" [Bruno Munari, da Arte come mestiere, Laterza] "Vi par poco al giorno d'oggi insegnare ad essere semplici senza essere rozzi? Nel Rosseau di Munari tutti nascono integri, limpidi, intelligenti, non si sa come mai e con quanto penoso esercizio, a tanti succeda poi di crescere aggrovigliati, torvi, imbecilli. Con un po' d'ironia, a nostra volta, potremmo dire che il suo mondo ideale è un asilo-nido per adulti." [Giulio Carlo Argan, 1979] "Si, caro Munari, sono gli spiriti come il tuo che fanno dell'arte la nostra res publica" [Pierre Restany, 1985] "Nella seconda metà del nostro secolo Munari ha un'influenza pressoché analoga a quella di Marcel Duchamp. Come quest'ultimo, anche l'artista milanese ha esaltato l'importanza dell'oggetto trovato (basti pensare alle pietre dell'isola d'Elba o all'uso magistrale delle carte) e, non a caso, la sua influenza è rintracciabile in alcune forme dell'arte di oggi che non sono legate alla pittura e alla scultura tradizionali ma, semmai, all'installazione e all'uso dell'oggetto." [Gillo Dorfles, 1999]