Salento ti Amo

Strage di via D’Amelio, vent’anni fa moriva Paolo Borsellino


                                                                                 20.07.2012 h : 00.15 20 anni ed ancora non si sa niente sui mandanti: la politica continua sempre aintromettersi per paura della verità! Falcone e Borsellini lo avevano capito e forse  pure scoperto chi degli uomini politici era amico dei mafiosi e per questo sono statiuccisi.  Ma le persone oneste dicono NO ALLA MAFIA e NO AI POLITICI AMICI DEI MAFIOSI !!!             
  Vent’anni fa, il 19 luglio 1992, moriva Paolo Borsellino. Il magistrato si stava recandoa casa della madre quando una Fiat 126 con a bordo un elevato quantitativo diesplosivo detonò al passaggio della sua auto. Nel corso di quella che sarebbe poitristemente entrata nella storia come la strage di via D’Amelio, persero poi la vitaaltre 5 persone, agenti della scorta incaricati di proteggerlo. L’attentato mafioso cheuccise Borsellino arrivò solo 57 giorni dopo quello in cui fu assassinato il collega eamico Giovanni Falcone. «A vent’anni da quel tragico 19 luglio 1992, ci è di conforto la consapevolezza diquanto di incisivo è stato compiuto nella lotta alla mafia sulla scia dell’azione diGiovanni Falcone e Paolo Borsellino» ha affermato in Aula il presidente delSenato Renato Schifani. Tutte le più alte cariche dello Stato saranno infattiimpegnate oggi in una serie di cerimonie ufficiali volte a celebrare  la dedizione allagiustizia di Paolo Borsellino. «Seguire il loro esempio» – ha concluso Schifani – «saràil modo migliore per ricordare la loro memoria».  Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si è invece personalmente recato aPalermo per partecipare alle commemorazioni che si svolgeranno sul territorio.Quest’oggi, l’atrio della biblioteca comunale sarà ufficialmente intitolato al giudicescomparso per mano della mafia. A tutti i ragazzi nati proprio quel 19 luglio del 1992 l’amministrazione ha  invece deciso di regalare dei block-notes con l’elenco di tutte levittime della mafia dal 1893 a oggi. Lo scopo è quello di mantenere sempre vivo ilricordo di Falcone e Borsellino e, con esso, anche la necessità di proseguire sulsentiero di lotta da loro tracciato. Se il premier Monti ha deciso di inviare una lettera ai familiari, il presidente della Repubblica GiorgioNapolitano è tornato sulla necessità di chiarire definitivamentequanto accaduto in quei giorni: «Si sta lavorando, si deve lavorare senza sosta esenza remore per la sanzione di errori e infamie che hanno inquinato la ricostruzionedella strage di via D’Amelio». Nel messaggio inviato ai magistrati di Palermo,Napolitano ha poi ribadito che nessuna ragione di Stato può giustificare ritardi cosìgravi nell’accertamento della verità: «Si deve giungere alla definizione dell’autenticaverità su quell’orribile crimine  che costò la vita a un grande magistrato protagonistacon Falcone di svolte decisive per la lotta contro la mafia».                 Fonte :( http://www.wakeupnews.eu/strage-di-via-d%E2%80%99amelio-vent%E2%80%99anni-fa-moriva-paolo-borsellino/ )