Cento giorni. Cento giorni di silenzio, cento giorni che non ci sei più. Mi sorprendo a volerti chiamare durante il giorno, e l'ho anche fatto, numero non attivo mi dice una voce fredda e metallica, non c'è più il tuo "Buon giorno Stellina". Noi eravamo tutto questo, parole e fiato, ci siamo raccontati tante cose,…

" E lo so che l'amore è meschino e che l'amore ferisce, ma ricordo ancora il giorno in cui ci siamo incontrati a dicembre"Ed avevamo gli stessi blue jeans, vicino al muro del liceo, il Rocci pesava quasi quanto i nostri cuori, tradurre tragedie con le parole di Kant e Cartesio e non trovo più…

Il grigio oggi è  un conforto, chiude fuori ogni suono, mi fa dimenticare la pioggia che non dà tregua, incalza i miei torturati pensieri, mi avvolgo on una spira di fumo.Sono solo nebbia.

Bisognerebbe parlare, parlare sempre. Niente più parole interrotte, ingoiate, soffocate , non dette. Parlare sino a bruciarsi le bocca, sino a consumarsi le labbra, finire le parole, e poi, crearne di nuove, ma parlare, parlarsi, sentirsi.

Che poi, il bene ti cambia, il male ti cambia, non riconoscersi più negli occhi ,nelle mani. I "ti voglio bene" diventano ovvietà, routinari, si percorrono le stesse strade pur andando in posti diversi, distanti anni luce, lo vuole il cuore, lo vuole la mente, lo vuoi tu, per vivere e per sopravvivere.

Oggi non piove, ma nemmeno c'è il sole, mentre io sono piena di vuoti, sento, oggi più di ieri, che il disordine mi appartiene, vorrei saper fare ordine nei miei pensieri, che si sconvolgono ad ogni mio passo. Affondo le mani nelle tasche, alla ricerca di un calore inesistente."Aimer, même trop, même mal"J. Brel

Un sogno, vivido come sangue che scorre, come un papavero, vivo, come vive sono le tue labbra assorte, come un fiume di notte che anche al buio sa dove andare. Un sogno e sei tu.

Giro in tondo, girotondo di ore e minuti, ascolto canzoni che nessuno ama,dove l ' amore si perde nelle lenzuola, bevo il mio caffè,amaro,amaro come certe parole.Guardo fuori per raggiungere i tuoi occhi,persi tra nuvole e ricordi.

Ho le mani fredde, ma sento le tue, oltre la pelle, oltre la carne, scivolo sulle ginocchia ad abbracciare il corpo tuo, tipregotipregotiprego, sacrificami , ora, subito, con l'indolenza dell'amante che si ritrova, sovrapponi le tue tracce alle mie, baciami tra vena e vena, separa i margini ed affonda.

Quanta polvere sui nostri sguardi, ha creato crepe sottili, milioni di crepe. Sorrido mentre ti penso, lo faccio sempre, anche quando non mi credi. I muri grigi rimandano le nostre ombre che solitarie si assiepano lungo strade lucide di pioggia. Torno ad aspettarti.