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Post n°3 pubblicato il 12 Giugno 2014 da MamminaGlam

 
 
 

Lucia Maria Cristina Ridolfi

Post n°2 pubblicato il 10 Maggio 2014 da MamminaGlam

 

Nutrire i bambini con il contatto, donando cibo alla loro pelle è importante come riempire il loro stomaco (Leboyer 1977)

Il contatto è il primo linguaggio. Prima di poter sentire un suono, gustare un sapore, sentire un odore, vedere il volto della mamma il neonato fa esperienza di se stesso e degli altri attraverso il tatto.

Nella vita intrauterina le funzioni cutanee si sviluppano per prime, il tatto viene spesso definito come “ la madre di tutti i sensi.

Il massaggio del bambino è semplice, ogni genitore può apprenderlo facilmente e può adattarlo alle esigenze del proprio bambino, fin dai primi giorni di vita e durante ogni fase della crescita. Con il massaggio si può accompagnare, proteggere e stimolare la crescita e la salute del bambino, è un mezzo privilegiato per comunicare ed essere in contatto.

E’ un’ antica arte praticata in molte tradizioni culturali in particolar modo in Asia e in Africa tramandato tra generazioni di madri come cura al neonato.

Nella società occidentale caratterizzata da un alto livello di tecnologia, la comunicazione è prevalentemente verbale e altamente tecnologica il contatto sembra essere stato

sottovalutato e trascurato. Durante gli ultimi vent’anni numerosi studi hanno dimostrato l’effetto benefico del massaggio neonatale, facilitando così la diffusione di corsi che permettono ai neo genitori di apprendere questa preziosa pratica.

La nascita di un bambino, non corrisponde istantaneamente, alla volontà e capacità nella mamma di leggere e rispondere a tutti i segnali che il piccolo le manda, a volte è semplice e naturale, a volte è necessario più tempo e un maggior impegno, è per questo la madre durante i primi mesi o anni dovrebbe essere sostenuta e alleviata da altri impegni e fatiche, per potersi dedicare alle cure del piccolo. Il massaggio è un mezzo per creare o incrementare un’ armoniosa relazione tra genitore e figlio.

Il Massaggio per Neonati rappresenta un continuum energetico fra la vita uterina e quella esterna attraverso il quale è possibile prolungare l’intimo contatto tra madre e figlio, come un’integrazione fisiologica naturale. Diventa, prima di ogni effetto terapeutico, lo strumento principale per comunicare con il proprio bimbo. Favorisce l’attaccamento sicuro, la comunicazione verbale e non verbale, l’empatia, il contatto precoce. Stimola l’apparato circolatorio, digerente, l’apparato respiratorio e il sistema vestibolare. Facilita la conoscenza dello schema corporeo e l’integrazione sensoriale. Da sollievo in caso di coliche, tensione muscolare, ipersensibilità al tatto, tensione fisica e psicologica,

Oltre a questi benefici specifici del bambino, il massaggio infantile porta benefici anche ai genitori stessi, in quanto determina una migliore comprensione del proprio bambino e dei segnali che gli invia, miglioramento quindi delle competenze genitoriali ed una maggiore autostima, un coinvolgimento precoce del padre

“La magia ultima dell’attaccamento è il contatto fisico e questa magia passa attraverso la pelle” Stern (1990)

 
 
 

paolo crepet

Post n°1 pubblicato il 10 Maggio 2014 da MamminaGlam

Cosa hai sentito finora del mondo attraverso l’acqua e la pelle tesa della pancia di mamma? Cosa ti hanno detto le tue orecchie imperfette delle nostre paure? Riusiremo a volerti senza pretendere, a guardarti senza riempire il tuo spazio di parole, inviti, divieti? Riusciremo ad accorgerci di te anche dai tuoi silenzi, a rispettare la tua crescita senza gravarla di sensi di colpa e di affanni? Riusciremo a stringerti senza che il nostro contatto sia richiesta spasmodica o ricatto d'affetto?




Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni – segnali a volte sfacciati delle nostre assenze – ma di attenzioni. Vorrei chegli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei piú saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente.

Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze piú impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore. Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte. Perché il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possano giovare: cosí nasce il ricordo, la memoria piú bella che è storia della nostra stessa identità.




Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da sola, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire vuoti, né pietire uno sguardo o un’ora d’amore.

Impara a creare la vita dentro la tua vita e a riempirla di fantasia.

Adora la tua inquietudine finché avrai forze e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, soprattutto i più pavidi e vulnerabili. Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio con curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva.

Mi piacerebbe che la persona che piú ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell’orizzonte. E tu allora porterai quell’amore sempre con te, nascosto nella tua tasca piú intima.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: MamminaGlam
Data di creazione: 10/05/2014
 

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