La vita che vorrei

L'Italia che vorrei


Sono da poco rientrato in Italia e della festa per i 150 anni ho visto poco o nulla: solo qualche filmato trasmesso da una piccola tv di un bar dell'aeroporto. A un certo punto ho sentito l'inno, accompagnato dal commento di un fervente leghista. "Io l'inno non lo canto perchè sono federalista", mi fa. E alura? - gli rispondo - Gli americani sono più federalisti di te. Però quando parte l'inno nazionale si mettono la mano sul cuore. Te capì?Non è un'Italia federalista l'Italia che vorrei. La vorrei invece verde e profumata. Nonostante molti lo ignorino, o addirittura lo disprezzino, il patrimonio artistico, culturale e naturale è l'unico vero petrolio su cui siamo seduti, nonché la principale e forse l'unica ragione per cui il mondo si ricorda ancora della nostra esistenza.L'Italia che vorrei è un'Italia del bel vivere, ricca di musei accoglienti, siti archeologici e naturali spettacolari. Un'Italia degli agriturismi e dei centri benessere. Dei mari e delle coste ripulite da tutte le schifezze. Un'Italia dei prestiti facili alle cooperative giovanili (con soci giovani e meno giovani) che propongano iniziative originali nell'arte, nello spettacolo, nella moda e nel turismo. Il polo attrattivo di tutto ciò che è bello, semplice e naturale: è questa l'Italia che vorrei. Saremmo tutti più felici e più ricchi, così. Ma soprattutto saremmo quel che ci ostiniamo a non voler essere: italiani.