La vita che vorrei

Meno venti


Erano quaranta, venerdi scorso. E il cuore mi stava scoppiando, mentre ero a letto, solo come un cane abbandonato. Devo smettere, me lo impone il cuore: troppe volte corre veloce come Bolt. Ora sono a quota venti. Oggi meno: 15. Mi frega soprattutto la mattina, ma sto cominciando a controllarmi, senza ingollarmi di caramelle. Come? Non fumo, ma salvo il gesto, il rito. Tengo la sigaretta in bocca, ne annuso il tabacco, ma non l'accendo. Se resisti una decina di minuti, poi non ti viene più in mente di accenderla. E la riponi nel pacchetto.