La vita che vorrei

Umanità pubblica


Tempo fa un personaggio molto conosciuto raccontò di aver scoperto, sulla propria pelle di malato, il miracolo quotidiano di certi ospedali pubblici, dove dottori e infermieri rimediano alle inefficienze delle strutture con flebo massicce di umanità. Vero: un divo della comunicazione non è mai un buon giudice, perchè la fama gli garantisce, comunque, un trattamento privilegiato. Ma credo sia altrettanto vero che l'Italia, nonostante difetti e sprechi del sistema sanitario, è ancora un buon posto dove stare male. Sicuramente migliore delle nazioni in cui il liberismo ha imposto le sue regole.Mi ritorna alla mente la storia di un giornalista francese, un ultrà del mercato puro e duro, che aveva tuonato in televisione contro la decisione del suo governo di sprecare un sacco di soldi nella cura di una malattia all'aorta che colpiva solo sette persone l'anno. Fin quando una delle sette divenne lui. Guarito, tornò in tv per riconoscere che l'investimento "antieconomico" gli aveva salvato la vita.Le lezioni di vita si trovano di rado sui manuali. Una di esse recita che liberismo e comunismo sono formidabili in teoria e spietati nella pratica. Mentre la via di mezzo, quello Stato sociale che un po' alla volta ci stanno togliendo, sarà anche un disastro. Ma almeno è un disastro umano.