La vita che vorrei

Meglio spegnere


Siamo tutti vittime della stessa, infernale, macchina: la macchina del dolore. Che si nutre di casi umani e in cambio macina numeri dell’audience, quelli che fanno la gioia e il fatturato dei pubblicitari. Loro, i burattinai. Gli altri - giornalisti, pubblico, ospiti - i burattini. Colpevoli, naturalmente, ma solo di non avere la forza di strappare il filo. La conduttrice di "Chi l'ha visto?" è una persona perbene e una professionista brava, non ne dubito ma forse, avuto sentore della notiziaccia, avrebbe dovuto mandare la pubblicità e soltanto dopo, lontano dalle luci della diretta, rivolgersi alla madre in pena, invitandola ad allontanarsi dal video e a chiamare i carabinieri. Una questione di rispetto, ma in questa società di ego arroventati chi ha ancora la forza e la voglia di mettersi nei panni del prossimo, guardando le situazioni dal suo punto di vista?I giornalisti sono colpevoli di abitare il mondo senza provare a cambiarlo ed è una colpa grave, lo riconosco, ma questa colpa non può cancellare quelle degli altri. Gli ospiti dei programmi, per esempio. Fino a qualche anno fa i parenti delle persone scomparse andavano in tv per il tempo minimo necessario a leggere un comunicato o pronunciare un appello. Poi si ritiravano nel loro sgomento. Adesso non trovano di meglio che bivaccare per giorni e giorni in tv: non davanti al video ma dentro. Non accuso qualcuno in particolare: un po' tutti, oggi, sono cresciuti con con questa tv. Che sembra onnipotente, nel vuoto che c’è. Giornalisti emotivi, tronisti del dolore. Il ritratto di famiglia è quasi completo. Manca l’ultimo tassello, forse il più importante. I telespettatori. Ovvero i tanti guardoni che sputano sentenze dal salotto di casa. Ah, quanta sacrosanta indignazione! Peccato che durante il melodramma il pubblico di "Chi l’ha visto?" sia più che raddoppiato. Erano talmente occupati a indignarsi che si sono dimenticati di compiere l’unico gesto che potrebbe davvero cambiare questo sistema fondato sul pigro consenso del popolo: spegnere il televisore.