La vita che vorrei

Sveglia, compagni!


Parlano. Straparlano. Sdottoreggiano. Non si capiscono. Per farla breve: annoiano. In compenso abbondano i notabili, i padri e i nonni più o meno nobili. E' gente antica, che non molla: mai. E si parla addosso, intorno, attraverso. A colpire è l'assoluta incapacità delle tante sinistre di esprimere concetti semplici sulle questioni di cui gli elettori, non solo di sinistra, parlano tutti i giorni. Questi qui invece partono tutti sempre da una loro visione globale dell'umanità. E lo spiegano, per di più, con parole ostrogote, magari arricchite da qualche slogan a effetto, così l'applauso, con qualche lacrimuccia, è garantito: la rivoluzione e i suoi eroi, si sa, toccano e infiammano i cuori, siempre. Alla fine, le rare volte che ci si capisce è per dividersi. Poi comunque si abbracciano. Perchè questa Sinistra è cosi: non si capisce, sbadiglia, litiga, ma alla fine si ricorda che c'è la Destra e si abbraccia. Mentre i problemi restano. Bisognerebbe prenderne atto e anzichè cercare le differenze (o le somiglianze) con l'avversario, la sinistra e i suoi rappresentanti dovrebbero dirci, con parole semplici ma chiare, che cosa vogliono fare di migliore e di meglio. Sveglia, compagni. La politica ha smesso da tempo di essere una fede: non ci servono nè dogmi, nè valori, ma due o tre buone idee da mettere in pratica. E invece di tuonare sui venduti che stanno a Destra cominciamo a fare piazza pulita in casa nostra. Fra i tanti di cui si potrebbe fare a meno, ne scelgo a caso uno: Furio Colombo, onorevole deputato del PD, già presidente di Fiat USA. Per intenderci uno di sinistra stipendiato dalla Fiat che in attesa della rivoluzione preferiva frequentare i miliardari. E oggi che fa? Da bravo compagno, è stato direttore dell'Unità e nella sua autorevole qualifica di parlamentare del PD non perde l’occasione di tuonare contro la Fiat. Dalle mie parti si dice: sputa sul piatto dove ha mangiato fino a ieri. E poi dicono che i cattivi maestri sono scomparsi.