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Fallire aiuta

Post n°6 pubblicato il 08 Gennaio 2010 da ilmondocheiovorrei

Una delle cose buone degli americani, che ne hanno anche di meno buone, è questa: il fallimento non è un marchio di infamia. Semmai è una prova di audacia: un fallito, in fondo, è qualcuno che almeno ha tentato. In Italia, invece, il fallimento - da quello giudiziario a quello personale - segna la vita, per sempre o quasi. Non sono molti, da noi, quelli che vogliono rischiare il tutto per tutto. I più si tengono spesso, anzi parecchio, una riserva, un paracadute, una ruota di scorta. Oppure non partono mai, per paura di una falsa partenza. C'è chi tenta un'attività nuova, ma si guarda bene di lasciare quella vecchia. E chi decide di cambiar vita solo quando non può fare altro. Abbiamo voglia di vincere, ma abbiamo più paura di perdere. E alla fine ci accontentiamo di pareggiare. In una vecchia canzone Francesco De Gregori spiega a un ragazzo che non deve aver paura di tirare un calcio di rigore, perché non conta: "un giocatore si vede dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia". Solo chi non tira i rigori non li sbaglia mai. Solo chi non si muove, non cade al primo passo. Solo chi non fa nulla, non sbaglia mai. E invece sbaglia, perché la falsa partenza è parente stretta della moderata incoscienza: senza di questa, non faremmo bambini, non seguiremmo una vocazione o un'intuizione, non ci alzeremmo al mattino pronti ad attraversare il mondo o la città.

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Commenti al Post:
fedegina
fedegina il 15/01/10 alle 12:03 via WEB
Questo argomento mi interessa molto. Sono daccordissimo con te e putroppo gli esempi che inculcano i media e il sistema sono di essere umani perfetti, uomini e donne esteticamente belli, prestanti, sempre in forma e attraenti, basta guardare le persone che partecipano al Grande Fratello o altri programmi TV Mediaset che sono i più guardati e seguiti dagli adolescenti italiani, inoltre se non hanno una famiglia che gli insegna ad avere dei valori nella vita ma al contrario gli comprato i vestiti dimarca e i cellulare a 13 anni capisco perfettamente che molti di loro si senton dei falliti nella società...
 
 
ilmondocheiovorrei
ilmondocheiovorrei il 18/01/10 alle 22:01 via WEB
Ti dirò: i cosidetti sfigati ci sono sempre stati. Quando ero ragazzo io, erano quelli, come me, che non avevano il motorino, che a 18 anni non uscivano il sabato sera con la macchina di papà. Erano quelli, come me, che non sapevano suonare la chitarra, che non andavano alle feste della scuola. Sai che significava? Essere tagliati fuori, anche dalle ragazze, che alla fine quasi tutte sceglievano quelli là. Spesso, per conformismo, perchè facevan tutti così, per paura di restare fuori. Oggi ci sono, è vero, i modelli negativi dei media (Ti dirò: anche la Rai, in fatto di stupidaggini, non scherza e oltretutto lo fa anche con i soldi dei contribuenti mentre la tv commerciale, almeno, è pagata solo dalla pubblicità) ma le opportunità di socializzare sono molto maggiori di prima. Mi sembra invece che manchi lo spirito critico. E la voglia di fare come ci pare, a prescindere da veline, morti di fama e quant'altro. Come ha scritto uno più bravo di me, non è la libertà che manca, mancano gli uomini liberi. E naturalmente le donne libere. Quanto al fallimento nel senso letterale del termine, la mancanza di coraggio di molti giovani mi stupisce. Troppi si arrendono senza neanche provarci. Sbagliano: secondo me è sempre meglio vivere da leoni che da pecore. vivere da pecore è triste, vivere da leone è più impegnativo, ma anche più divertente. Chi fallisce, come ho scritto è uno che almeno ci ha provato, anziché starsene a pontificare su quanto sia difficile la vita incrociando le braccia: forse per adattarsi meglio alla bara, dove prima o poi verrà seppellito con i suoi sogni irrealizzati.
 
fedegina
fedegina il 11/03/10 alle 17:52 via WEB
Infatti ritorni al mio discorso, molti si arrendono senza neanche provarci per paura del fallimento proprio perchè dalle famiglie hanno ricevuto tutto ciò che di materiale possa esistere mentre la forza interiore, l'onestà, il sacrificio per guadagnarsi un degno futuro non sanno cosa siano, hanno paura di fallire perchè non hanno mai provato cosa significhi guadagnare qualcosa con le proprie forze
 
ilmondocheiovorrei
ilmondocheiovorrei il 12/03/10 alle 00:42 via WEB
Chi si lamenta sempre e pensa solo a lamentarsi non ha la mia stima, né la mia ammirazione. Preferisco chi si batte e si sbatte
 
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Un blog di: ilmondocheiovorrei
Data di creazione: 06/01/2010
 

 

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