Di che parlo?

Lavorando in una piccola azienda privata, il contatto con il mio capo è costante. La considerazione che ho io di lui sono certa sia la stessa che lui ha per me, il rispetto reciproco è la base sia su un rapporto di lavoro che sentimentale. Il lavoro deve essere svolto con dignità e correttezza, qualsiasi esso sia!!!

Io sono un piccolo capetto,e sinceramente posso dirti come nel tuo caso,per quanto essendo tu brava,si arrivi nel tempo che il tuo datore di lavoro ci provi,poi sta' nel tatto maschile tenere sempre una porta aperta....nel mio caso non succede perchè come elettricista il personale è maschile!!!!!!!!

Può succedere se il capo ha soldi...... il capo diventa preda e la dipendente cacciatrice

non lo so!!!!! io sono un capo!

spero un ottttttimo capo!!!!!!!!!!!?????

ciao chef.pistone non metto in dubbio la tua serietà professionale ed il rispetto ai dipendenti,ma nella mia vita ho visto tanti cummenda e........ Poi dipende dalla donna....ultimamente mi sembra che un palpeggio di sedere fosse punito con 4 anni di carcere... Attento BERLUSCA...ULTIMAMENTE RISCHI QUALCHE ERGASTOLO

ci sentiamo considerati come numeri. solo che abbiamo tutti un valore pari allo zero.

Non sono abituata a contraddire nessuno, ma questa volta è doveroso farlo. Non mi sono mai sentita uno zero, anzi per quanto mi riguarda sono il numero uno!!! La vita è la mia e sono io a decidere come giocare la partita, chiaramente sono tenuta a seguire delle regole e anche compromessi, ma questo non mi toglie il diritto che ho, di prendere le decisioni che riguardano l'andamento della MIA VITA!!!

vedi maniaka dei miei amici dell ENEL sono chiamati per matricola appena nasciamo ci danno un nome una identità,questa nostra civiltà ci sta traformando in codici Pc, tu sarai il n1 io potrei essere il n 100 ma sempre numeri.Il valore della persona l identità la particolarità di un bel nome è finita.Comincia l era dei robot forse questo voleva dire ciao lorenzo