Creato da alpaint il 03/11/2007
cambierà.... ma si che cambierà!!!
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laicitą e religione
Per vivere in armonia in una società multiculturale, lo stato deve rimanere laico e fare rispettare tali principi con la massima severità, altrimenti prepariamoci al disordine.
Personalmente trovo sia l'unica soluzione per una pacifica convivenza tra culture diverse,.
Non credo ci sia bisogno di censurare i simboli religiosi per fare questo.
Africa
Se credi che il diverso sia da cancellare, tu spera solo di non dover emigrare
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Post n°91 pubblicato il 08 Maggio 2010 da alpaint
Salve a tutti Quello che leggerete (nella 2° parte) è una teoria diversa, dalle tre più sostenute in questo momento, che con alcune di loro non è discordante ma aggiunge altre possibili cause, importanti e significative, che sono alla base di una possibile crisi economica-sistemica dei paesi occidentali nel prossimo futuro. Inizio con il riassumere brevemente le altre teorie: 1° teoria - Crisi economica difficile ma superabile E' quella dell'informazione ufficiale, dei governi e degli economisti vicini alla finanza mondiale che, dopo aver cercato di negare per anni (quanti anni? risponderò alla fine) l'arrivo della crisi economica, dal 2008 ne ammettono l'esistenza. Soluzione uscita dal G20 e USA (nazione che più ha contribuito al crescere di tipo di speculazione): Epilogo (secondo il G20): una ripresa lenta inizierà già nel 2010 per poi accelerare nel 2011. 2° teoria - Crisi economica e sistemica di lunga durata E' quella della maggior parte dell'informazione alternativa (definita anche: libera, controinformazione, ecc.. ) che ha, in moltissimi casi, anticipato l'arrivo della crisi (già dal 2005 alcuni economisti liberi, sono stati in grado di prevedere eventi della crisi che dal 2007 si sono puntualmente verificati). Soluzioni proposte: Le soluzioni proposte non sono molte (perché per molti è difficile agire su un problema così grande), ne cito una che per me è tra le più interessanti. 1) Nazionalizzazione delle sole banche commerciali al fine di assicurare la copertura dei conti correnti e i finanziamenti alle imprese strategiche, produttive e di interesse sociale, congelamento di tutti i gli asset tossici e lasciare la sorte di tutto il resto al mercato; nel frattempo investire in opere a lungo termine per riavviare gradualmente la ripresa economica. http://www.movisol.org Epilogo: Visto che questo non si sta facendo, secondo coloro che affermano questa teoria, si andrà verso una crisi economica e sistemica che potrà durare da 5 a 10 anni per i più ottimisti ed a conseguenze molto peggiori (crisi geopolitica, guerre, carestie, ecc...) per i più pessimisti. 3° teoria - complotto per nuovo ordine mondiale E' quella dei così detti "complottisti", che affermano che questa crisi è pilotata da poteri occulti al di sopra della politica. Soluzione: Combattere contro il sistema bancario, finanziario e le multinazionali che, secondo questa teoria, controllando la politica degli stati, tengono i popoli in una sorta di dittatura-schiavitù mascherata da false forme di governo democratiche. Epilogo: se non si riuscirà a fermare questo progetto di governo mondiale, si arriverà ad una dittatura mondiale attraverso il controllo totale del denaro e del potere da parte di poche strutture sovranazionali governate da pochi potenti. Prima di formulare la mia teoria, commento quanto scritto sopra: Dopo anni che seguo sia l'informazione "ufficiale" che l'informazione "alternativa", devo dire che la seconda, se viene con intelligenza filtrata da alcuni eccessi (cercando la conferma delle notizie su più fonti, che nel tempo si dimostrano attendibili), si è dimostrata più attendibile della prima. Forse l'informazione ufficiale, visto che si rivolge al grande pubblico, deve rispondere maggiormente a problemi di cautela o come dicono coloro che la combattono è asservita al potere, sta di fatto che sempre più spesso si dimostra in ritardo ed incompleta su temi importanti, per poi essere omni presente ed ossessionante fin nei minimi particolari quando si parla di fatti di poca rilevanza. Questo mi porta a pensare che quello che ora l'informazione ufficiale, in simbiosi con i governi, sta affermando su questa crisi economica non corrisponda a verità; è possibile che questa informazione venga controllata e ridimensionata anche nell'interesse dei cittadini (magari per evitare panico che poi potrebbe a sua volta innescare processi che destabilizzano dell'economia) ma, a mio avviso, per le ragioni sopra espresse si configura poco attendibile. Quindi io ritengo che la 1° teoria, potrebbe essere in qualche modo non completa e che le soluzioni messe in campo riusciranno solo a rimandare la crisi, ma non ad innescare una reale nuova ripresa economica. Mi spiego: Se solo una piccola parte della società si solleverà contro questa oligarchia mondiale (che si crede controlli nazioni potenti) non si farà che il loro gioco; piccole rivolte o sabotaggi al sistema (che i governi presenteranno al pubblico come manifestazioni violente di minoranze), verranno trasformate in una delle ragioni, per instaurare un forte sistema di controllo da parte degli stati, (così come stanno sfruttando il "terrorismo" per limitare la nostra libertà con leggi speciali). Calcoliamo che la maggior parte delle persone, non hanno nessuna informazione se non dai canali ufficiali, milioni di persone (specialmente in Italia) vivono in modo parassitario di questo sistema, altri milioni di persone ritengono questo sistema frutto di un costante sviluppo della crescita umana e quindi anche se non perfetto, lo ritengono il migliore a disposizione ed altri milioni di persone vivono alla giornata, senza nessuna voglia di impegnarsi in qualcosa che migliori la società. Saranno proprio questi cittadini, oramai impauriti dalla recente crisi economica, che quando inizieranno i primi disagi e le prime violenze (da parte dei nuovi poveri) che chiederanno allo stato di imporre regole più dure contro coloro che minacciano il sistema. Basta vedere le elezioni italiane del 2008, i tre principali candidati: Berlusconi (l'uomo forte, il decisionista, il concentratore di potere) - Veltroni (il progressista, che non cambia nulla) - Casini (va bene come va) - Di Pietro (colui che vuole cambiare il sistema). Purtroppo non siamo pronti, non tutto il mondo è la Francia, l'unico popolo che si dimostra coeso e sempre presente quando ci sono da difendere diritti che i loro antenati hanno conquistato in dure battaglie di decine di anni; forse la Germania e altri stati del nord Europa hanno popolazioni capaci di capire ed intervenire come i Francesi, ma il resto del mondo è in una condizione pietosa. La speranza di tutti era che, il nuovo presidente USA combattesse nel suo paese queste oligarchie, visto che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, la NATO, il FMI e la banca mondiale, sono il mezzo con il quale l'oligarchia mondiale ha conquistato il mondo, tramite le banche, le multinazionali e gli eserciti (dove le prime due hanno fallito). Ho aspettato il G20 proprio per verificare questo, ma a le soluzioni proposte non lasciano dubbi; il finanziamento con i soldi pubblici del sistema bancario e finanziario, senza la completa nazionalizzazione dello stesso e la punizione esemplare dei responsabili della crisi, dimostra quando oramai i governi mondiali, non siano espressione dei popoli, ma dell'oligarchia proprietaria del sistema bancario e finanziario. Non fatevi incantare dalla sirena della lotta ai paradisi fiscali, questa battaglia non rappresenta di certo un ripristino della legalità. Chi vuole scommettere che mentre, ci fanno parlare di terremoto, loro stanno facendo una legge condono per il rientro dei capitali; e non faranno nessuna legge per il sequestro dei soldi di provenienza illecita, depositati nelle banche dei paradisi fiscali.
Articolo da http://www.movisol.org/09news063.htm 10 aprile 2009 (MoviSol) - Il vertice del G20 a Londra, che il politico francese Jacques Attali ha giustamente paragonato ad "un incontro di alcolisti anonimi in un’enoteca", ha superato perfino le aspettative più negative. In una dichiarazione rilasciata durante una delle conferenze stampa finali, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha dichiarato che: "di solito in questi vertici lavorano molto gli Sherpa (consiglieri dei leader), moltissimo i ministri, e quasi nulla i capi di governo. Qui a Londra è stato il contrario, noi ministri non abbiamo fatto nulla e hanno fatto tutto i capi di governo, lavoravano e si applaudivano anche da soli, fra loro". Come afferma il comunicato finale, i 20 capi di stato e di governo hanno deciso di "triplicare fino a 750 miliardi di dollari le risorse disponibili del Fondo Monetario Internazionale, stanziare altri 250 miliardi di dollari in Diritti Speciali di Prelievo (DSP), ed altri 100 miliardi di dollari alle Banche di Sviluppo multilaterali, garantire 250 miliardi per finanziare il commercio, e di utilizzare le risorse addizionali risultanti dalla vendita dell’oro del FMI per finanziare i paesi più poveri". In totale, un programma di 1.100 miliardi di dollari. Inoltre, il comunicato annuncia che "questa espansione fiscale senza precedenti" arriverà a 5.000 miliardi di dollari entro la fine dell’anno. L'aspetto peggiore di questa "espansione fiscale senza precedenti" è la decisione di stampare 250 miliardi di dollari di Diritti Speciali di Prelievo, che indica l’intenzione di andare verso un sistema valutario soprannazionale come quello invocato da George Soros, Gordon Brown ed altri fantocci dell’Impero britannico. I DSP sono “pezzi di carta stampati in cantina dai funzionari del FMI” come ha scritto sarcasticamente il Wall Street Journal il 1 aprile. Tuttavia, se un paese fa richiesta di DSP, il credito sarà denominato in una valuta nazionale. Ad esempio, se un paese vuole dollari, essi vengono addebitati sul suo conto in DSP, e quindi accreditati in quello in DSP americano. Lo stesso vale per altre valute nazionali o regionali quali l’Euro. In questo modo, il FMI diventa l’istituzione determinante di un sistema monetario soprannazionale, che di fatto batte moneta nazionale sopra la quale le nazioni non detengono alcun potere. -------- Al problema della 3° teoria, proverò a dare risposta nella 2° parte di questo articolo, ma vi anticipo che io sto già provando una soluzione e mi sono reso conto che per questo cambiamento non siamo pronti. Fine 1° parte Preferisco dividere in due parti l'articolo, in mondo che si possano commentare separatamente, nella 2° parte, vi fornirò la mia opinione sulle cause di questa crisi ed il perché invito le persone che risiedono nei paesi occidentali a: PREPARARSI A DIVENTARE POVERI
Roberto Franzè
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