MareMatta

memoria


(Foto: ALTphotos/Patrice Karkos)La questione della memoria.Le tracce lasciate in noi dalla cultura, dagli avvenimenti, dalle persone...Avviso alle autorità che richiedessero la mia testimonianza a un processo in Corte d'assise, non ho il ricordo facile. La mia memoria colleziona foto sfocate. I miei ricordi più recenti sono ombre; nella mia vita ho riscoperto dieci volte lo stesso quadro nello stesso museo, lo stesso paesaggio dietro la stessa curva, come se non li avessi mai visti; appena vissuti, gli avvenimenti si cancellano dal mio schermo, e così le pagine lette, la maggior parte dei film, i sorsi di buon vino, come se uno scrupoloso oblio badasse a mantenere il mio livello di ignoranza. I volti e i nomi svaniscono troppo presto in me, i miei contemporanei mi lasciano impressioni insieme vaghe e profonde, come tatuaggi fatti con l'inchiostro diluito. I più suscettibili ne soffrono, certo, mi tacciano di indifferenza o di egoismo... Che cosa posso rispondere loro? Che mi aiutino, allora, a ritrovare la mia macchina parcheggiata chissà dove, e che cerchino fra le pieghe del mio cervello il codice dimenticato della mia carta di credito.Pessima memoria, quindi, presenza titubante nel mondo che mi impedisce di testimoniare. Da cui, probabilmente, la mia avidità di romanziere: l'immaginazione affamata di ricordi si ostina a ricomporre la vita a partire da un abbozzo.("Ecco la storia "Daniel Pennac)Pessima memoria, con l'aggravante che non sono una romanziera.Affamata di ricordi, chiedo ai miei amici , a conoscenti, parenti, vicini di casa.....ricordami un ricordo....e mi raccontano un ricordo. ma non è la stessa cosa, è come ascoltare un pettegolezzo su me stessa, tant'è che presto lo dimentico. t.