MareMatta

comprendere


(Foto: Viktor Ivanovski)La comprensione è un paniere nel quale si versano e dal quale si prendono parole gesti sguardi voci emozioni lacrime sorrisi urla e canti nel tentativo di sfamare il bisogno di non rimanere soli, di andare oltre l'incapacità di bastare a se stessi, di viaggiare nel mondo col mondo. Capire entrare negli altri per comprendere se stessi, perdonarsi per accettare gli altri. Ma nel momento in cui entriamo in relazione col mondo rimaniamo intrappolati dalle aspettative. Ci aspettiamo dal capo il rispetto, dai genitori l'amore incondizionato, dai figli l'obbedienza, dal marito che lavi i piatti, dalla moglie che sia anche brava a letto, dagli amici fedeltà, dal vicino di casa che abbia sempre lo zucchero soprattutto la domenica quando noi l'abbiamo finito, dai dipendenti la puntualità, dall'amante la passione. Le aspettative sono corazze di cui ci vestiamo strati su strati insieme ad altre armi di difesa per nascondere le nostre insufficienze, inadeguadezze, le nostre debolezze, i desideri legittimi e quelli illeciti, la nostra difficoltà di conoscere e le nostre incapacità. Per comprendere l'altro è necessario spogliarsi di tutto ciò. Spostare i veli. Ascoltare. Sentire. E accettare che chi ci sta di fronte potrebbe disattendere quelle aspettative. Perché a sua volta l'altro è corazzato. Ma sopra a tutto è suscettibile di errori quanto noi. È difettoso. Ed è un altro. Non è una proiezione delle nostre aspettative ma è una persona. Con i suoi strati le sue parole i suoi gesti i suoi sguardi la sua voce le sue lacrime i suoi sorrisi. È necessario spogliarsi. Solo quando si è completamente nudi si è pronti a comprendere.E, forse, ad essere compresi. Forse. t.