mareamare

Carnevale


Occhi dorati, capelli colorativestiti damascati e bustini ben strizzati,parrucche, ciprie e volants,tra maschere e fruscii Veneziaè un grande mare di gente venuta a cercareil riso dietro un viso di cartapestao di raso un vestito una punta di ombretto il profilo di un naso, chi ci sarà dietro questa mascheratutta ricamata e frusciante dai colori viola del tramonto antico, tra i verdi smeraldi che ricordano signori baldi e donzelle accattivanti, occhiolini maliziosicenni leziosi, promesse d'amore carnale da consumare dietro le calliviolente bramosie, nascoste tra le pieghed'un vestito così ben ordito che copre le membraè carnevale! Scompare l'identità usualee tornano gli istinti liberi dietro le mascherevivono i desideri proibiti, scompaiono i tabù odiati.Venezia antico lustro genti di mare, avvezza a viaggie galere, nobili signori indaffarati in luridi amoriin guerre lontane in stranieri mercati.Che atmosfera di lusso, un che di passatoun'aria di mare che torna d'un fiatoun'immagine svanita, che va oltre la vitae tra le damine mascherate si intuiscono altre serate,di balli, di buie scalinate, d'amori, di furti di vite passate.E. Di Caprio