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PENSIONE


Pensioni: da 1/10 finestra anzianita', poi 58 anniUltima possibilità di uscita verso la pensione di anzianità per chi ha 57 anni: dal primo ottobre infatti si apre l'ultima finestra per l'uscita dal lavoro prima dell'avvio, nel 2008, delle nuove regole per il pensionamento anticipato. Dall'anno prossimo - secondo quanto prevede l'accordo sul welfare che dovrà essere tradotto in legge entro dicembre - i lavoratori dipendenti potranno andare in pensione di anzianità, sempre a fronte di 35 anni di contributi, con almeno 58 anni (59 gli autonomi) mentre i requisiti saliranno ancora dal primo luglio 2009. Resta in vigore solo fino a fine anno il bonus inbusta paga per il rinvio della pensione di anzianità, unostrumento che, secondo i dati del Nucleo di valutazione dellaspesa previdenziale, non ha prodotto i risparmi attesi. Tra ottobre 2004 e il 20 settembre 2007 le richieste di bonus sono state 101.361 mentre quelle accolte nel complesso sono state 93.289. Da lunedì primo ottobre potranno ritirarsi dal lavoro - secondo quanto prevede la legge Dini del 1995, modificata nel 1997 - i dipendenti pubblici e privati che hanno almeno 57 anni di età e 35 di contributi o, in alternativa, a qualsiasi età purché si abbiano almeno 39 anni di contributi (40 anni a partire dal 2008). Questi requisiti devono però essere stati raggiunti almeno tre mesi prima dell'apertura della finestra, cioé entro il 30 giugno 2007. Per i lavoratori autonomi è possibile andare in pensione di anzianità dal primo ottobre 2007 se si hanno almeno 58 anni di età e 35 di contributi. In alternativa si può andare a riposo con quarant'anni di contributi versati, indipendentemente dall' età. Per questi lavoratori (commercianti, artigiani, coltivatori diretti) sono però più lunghi i tempi per la domanda: l'uscita al primo ottobre è per loro infatti possibile se hanno raggiunto l'età e i contributi necessari entro il 31 marzo 2007 (quindi sei mesi prima). Dal 2008 le finestre saranno ridotte dalle quattro attuali (gennaio, aprile, luglio e ottobre) a due (gennaio e luglio). Resteranno in vigore le quattro finestre solo per i pensionamenti di vecchiaia (65 anni gli uomini, 60 le donne) e per quelli di anzianità con 40 anni di contributi. Se poi adesso per chiedere la pensione di anzianità un dipendente deve avere ottenuto i requisiti (58 anni di età e 35 di contributi nel 2008 per poi crescere a 59 con quota 95 il primo luglio 2009) almeno tre mesi prima dell'apertura di una finestra il requisito nel 2008 diventerà di sei mesi. Quindi se ora per chi é nato subito dopo le date delle finestre il ritardo può arrivare a un massimo di sei mesi dal 2008 per la pensione di anzianità un lavoratore dipendente potrà attendere, dopo aver compito l'età, fino a quasi un anno. E per gli autonomi, che ora aspettano almeno sei mesi (che possono salire fino a nove per i nati a ridosso delle finestre), l'attesa potrà salire fino a un anno e sei mesi. Per gli autonomi infatti si richiede dal 2008 che i requisiti anagrafici e contributivi siano raggiunti un anno prima della finestra di uscita. L'accordo raggiunto il 23 luglio sul welfare prevede in sostituzione dello scalone (passaggio secco da 57 a 60 anni dell'età minima per la pensione di anzianità) un aumento graduale dell'età di pensionamento. Dal primo gennaio 2008 i dipendenti potranno andare in pensione, a fronte di 35 anni di contributi, con 58 anni di età (59 gli autonomi). L'età minima passerà a 59 anni dal primo luglio 2009 (60 per gli autonomi) ma solo con quota 95 (somma tra età anagrafica e contributiva, 96 per gli autonomi). Dal primo gennaio 2011 l'età minima sarà 60 per i dipendenti e 61 per gli autonomi (con rispettivamente quota 96 e 97). Dal 1 gennaio 2013 l'età minima per la pensione sarà di 61 anni (62 per gli autonomi) con quota 97 (98 per gli autonomi. Per fare un esempio un lavoratore che compisse 59 anni a agosto del 2009 dovrà aspettare per andare in pensione la finestra di luglio 2010 (perché gli anni dovranno essere compiuti almeno sei mesi prima dell'apertura della finestra) avendo maturato almeno 36 anni di contributi (perché sarà entrata in vigore quota 95). Fonte: Ansa