mareamare

Post N° 738


Manda la celere pure quidi Stefano Corradino
"L'ordine deve essere garantito, lo Stato deve fare lo Stato''. Le stesse parole che ha utilizzato contro i blocchi delle discariche in Campania Silvio Berlusconi le usa oggi contro gli studenti. Minacce gravi ieri minacce indecenti oggi nei confronti di chi esprime un legittimo diritto al dissenso contro la riforma della scuola. Abbiamo visto in Iran e in Egitto reprimere col sangue le manifestazioni studentesche. Abbiamo visto a Genova durante il G8, era sempre un governo Berlusconi, colpire manifestanti pacifici. E' vivo il ricordo di piazza Tienanmen... Sono questi i fulgidi esempi a cui il premier si ispira quando avverte che potrebbe utilizzare la forza per riportare l'ordine negli atenei? "Non permetteremo l'occupazione diuniversita' e di scuole, perche' non e' una dimostrazione di liberta'" ha affermato con vigore il premier. E' singolare il ruolo che Berlusconi attribuisce al concetto di libertā. A suo avviso la libertā finisce lā dove comincia il dissenso. "Sono stato sempre uno studente modello", ha aggiunto. "Non ho mai manifestato". Da quando manifestare il proprio disaccordo nei confronti di una riforma che incide oggettivamente sulla crescita culturale e la formazione diventa un indice di buona o cattiva condotta? Probabilmente gli studenti che manifestano hanno una idea diversa della scuola da quella del premier e del ministro. L'idea di una scuola (e delle leggi che la regolano) che non si subisce passivamente ma che si contribuisce insieme a riformare e a far crescere. Studenti, docenti, e tutto il personale didattico.   Articolo21 si augura che alle rivendicazioni di studenti ed insegnanti i media, pubblici e privati diano almeno lo stesso spazio che hanno concesso al premier e al ministro per argomentare le ragioni della loro riforma. Il nostro sito internet sarā a disposizione del mondo della scuola. Apriremo un forum consentendo cosė a docenti e studenti di esprimere liberamente il proprio parere, e di segnalare tutte le situazioni in cui questo diritto costituzionalmente riconosciuto dovesse essere contrastato o peggio ancora represso. Chissā se a questo punto manderā la celere anche presso la nostra redazione...Oknotizie