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Padre mio

A Primo Levi
 
 
 
 
 

Affittasi villetta Torre Suda vicino a Gallipoli, a 400 mt. dal mare, climatizzata, 2 unità abitative, complessivamente: 2 camere matrimoniali, 2 saloni, una cameretta, sala con soffitto a stella,  8-9 posti letto, cucina abitabile + angolo cottura, grande giardino intorno, ampia veranda, posti macchina, terrazzo vista mare.

 

Acquerello: Rimini Ponte di Tiberio

 


 

Acquerello, donna allo specchio

 

Messaggi del 20/09/2007

Sabato 22 settembre giornata senz'auto

Post n°109 pubblicato il 20 Settembre 2007 da MANUGIA95

In 40 citta' italiane per dire 'no' a traffico e smog
(ANSA) - ROMA, 20 SET - Sabato in 40 citta' italiane si terra' la giornata senz'auto: tutti insieme per dire 'no' al traffico e smog. Questi ultimi sono i due principali problemi quotidiani, secondo l'Istat, avvertiti dalle famiglie nella zona in cui abitano.Proprio al primo posto figura il traffico, indicato dal 45,2% delle famiglie, seguito dai problemi di parcheggio (41%) e dall'inquinamento dell'aria (40%).Con l'evento del 22 si chiude la settimana europea della mobilita' sostenibile.

 
 
 

Dall'ANSA

Post n°108 pubblicato il 20 Settembre 2007 da MANUGIA95

» 2007-09-20 12:47
RIESUMATO CADAVERE IN CALABRIA, IPOTESI SIA DI MAURO DE MAURO
CATANZARO - Potrebbe essere di Mauro De Mauro, il giornalista de l'Ora di Palermo scomparso nel 1970, il cadavere di una persona sepolta nel cimitero di Conflenti, nel Lametino. E' l'ipotesi che la Dda di Catanzaro sta verificando, sulla base della segnalazione di una fonte definita attendibile. Il cadavere, la cui sepoltura risale al 1971, fu identificato all'epoca per quello di Salvatore Belvedere, un pregiudicato di Lamezia Terme. Belvedere era evaso dal carcere di Lamezia nel giugno del 1970 insieme ad altri quattro pregiudicati tra cui Pino Scriva, poi diventato collaboratore di giustizia, ed il presunto boss di Lamezia Terme Antonio De Sensi. Il cadavere che all'epoca venne identificato per quello di Belvedere fu trovato in avanzato stato di decomposizione in una buca scavata in una zona di campagna. Il riconoscimento fu fatto da uno dei figli di Belvedere che riconobbe nella cintura indossata dalla vittima quella del padre. La rivelazioni della fonte, la cui identità non è stata rivelata al momento dagli investigatori, hanno indotto il sostituto procuratore della Dda Gerardo Dominijanni a disporre la riesumazione del cadavere - di cui scrive oggi il Quotidiano della Calabria - e l'effettuazione dell'esame del Dna. La Polizia sta adesso piantonando la tomba nel cimitero di Conflenti in attesa delle riesumazione della salma.

L'ipotesi che il cadavere sepolto a Conflenti non sia quello di Belvedere bensì di Mauro De Mauro è stata fatta di recente in un libro scritto dal giornalista della Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati secondo il quale la fonte che ha rivelato che il corpo sia quello del giornalista de l'Ora è un poliziotto, oggi in pensione, che era in servizio nella Squadra mobile di Catanzaro. Il libro di Badolati - 'Ndrangheta eversiva, edito dalla Klipper - e' stato presentato proprio nei giorni scorsi a Cosenza, alla presenza tra l'altro del questore Raffaele Salerno.

 
 
 

Shopping

Post n°107 pubblicato il 20 Settembre 2007 da MANUGIA95

Oggi, finalmente, dopo tanto tempo, mi sono azzardata a guardare dei vestiti, con mio marito imbufalito  e spedito col carrello a fare la spesa, con in carico pure la figlia e la nipotina (che lo chiamava nonno tra la gente, per la prima volta e lui si girava dall'altra parte). Con l'ansia di chi compie un peccato mortale, mi sono concessa di guardare TUTTO Zara! Con il consenso e l'approvazione di mia figlia grande che non aspettava altro di girare anche lei per panni. Abbiamo guardato anche da Benetton e meno male che il mio cellulare era spento già dalla mattina (merito della circolare Fioroni): così mio marito non mi poteva raggiungere neanche via radio!

Ho trovato una favolosa camicia a righine bianche e nere che si abbina a tante cose che ho già. Mi piace proprio. Quando ci hanno raggiunto eravamo da Sisley e (faccia tosta ) ho continuato a guardare i vestiti anche con il mio consorte e la prole che mi guardavano con faccia truce  dalla vetrina. Una volta uscite ci siamo sentite dire che la prossima volta lui sarebbe stato a casa e che avrebbe tenuto pure la bambina e che noi saremmo dovute andare lì da sole.Che goduria! Ho pensato. Il centro Leclerc, ho pensato anche, è troppo vicino a casa mia: è proprio un diavolo tentatore , non si finisce mai di guardare tutto e si trova sempre una scusa per andarlo a visitare. Che popolo di consumisti

 
 
 

Grillo, blog e politica

Post n°106 pubblicato il 20 Settembre 2007 da MANUGIA95

di TITO BOERI
I commenti sul Grillo-day sono stati quasi tutti sul personaggio, meno sul mezzo, sul blog come strumento per mobilitare le piazze. Il personaggio Beppe Grillo è indubbiamente unico nel suo genere. Un comico-attore che fa indignare, più che ridere, e che non recita, ma è convinto di quel che dice. Forse proprio per questo risulta più convincente. Ma la vera lezione di sabato è nella mobilitazione non solo virtuale permessa dal web. Sapevamo già che il web può moltiplicare la forza di un messaggio lanciato da un sito o da un blog. Il blog di Beppe Grillo, secondo i dati di Technorati, un motore di ricerca (come Google) dei blog, ha 30 mila inbound-link, vale a dire siti o blog in vario modo collegati. Questo significa che oltre ai 150 mila visitatori giornalieri del sito, ce ne sono molti altri, probabilmente molti di più, che leggono Grillo attraverso altri siti o blog.

Il fatto nuovo, che abbiamo appreso sabato, è che questa mobilitazione è non solo virtuale: Grillo è riuscito a raccogliere 300 mila firme in 200 piazze italiane, oltre che a riempire Piazza Maggiore a Bologna. Il suo blog si è mostrato in grado di mobilitare quanto se non più del sindacato e senz’altro molto più dei tanti partiti e partitini che pullulano nel nostro frammentato quadro politico. Internet, dunque, non solo moltiplica il potere delle idee, ma anche moltiplica i manifestanti, riempie le strade e le piazze. Questo è un fatto nuovo per la nostra democrazia. Può scardinare l’attuale sistema delle rappresentanze. Anche perché Internet non ha quasi barriere d’ingresso. Si può costruire un blog senza sborsare un euro.
Il mezzo è importante in quanto tale anche perché Internet è oggi popolato soprattutto dai giovani. Erano molti, spesso la maggioranza, gli under 30 nelle piazze sabato, nonostante fossero stati chiamati a raccolta da un sessantenne. Anche questo è un fatto nuovo. Da molto tempo non si assisteva in Italia all’espressione collettiva di un disagio giovanile. Prima o poi, qualcuno saprà capitalizzarlo, trasformandolo in consenso politico e peso elettorale. Non sembra questo il destino del blog di Grillo. C’è molta più protesta che proposta nei suoi scritti e nelle sue affermazioni. È una protesta spesso rozza e mal indirizzata, come quella contro la Legge Biagi che non è certo la responsabile del precariato, ma semmai è stata inefficace nell’arginarlo. Vero che in Italia mobilita le coscienze spesso più la denuncia che la proposta. Ma difficilmente una protesta che non sappia tradursi in proposta riesce a reggere nel corso del tempo e non può certo cambiare le cose. Comunque il V o G-day di sabato dimostra che uno spazio c’è per stare dalla parte dei giovani in Italia. Vedremo chi saprà occuparlo.

Il blog non è forse lo strumento più consono per svolgere la funzione vera della politica, che è quella di mediare fra interessi diversi e trovare una sintesi. Più probabile che Internet continui ad essere uno strumento di informazione e di denuncia. È una funzione comunque molto importante. Speriamo lo sia sempre di più sui temi della finanza, in un Paese che lentamente sta aumentando la partecipazione ai mercati finanziari. In Italia è mancato in tutti questi anni di scandali societari un ruolo attivo di anticipazione e denuncia dei grandi mezzi di informazione. Certo, molte gravi irregolarità erano difficilmente individuabili dall’esterno sino a quando l’equilibrio economico delle società coinvolte non fosse arrivato al collasso. Ed è anche vero che negli scandali finanziari italiani degli ultimi anni è stato l’intero sistema dei controlli, da quelli societari a quelli istituzionali, a fallire. Ma in una democrazia avanzata in questi casi, proprio in questi casi, dovrebbe operare il controllo dell’informazione specializzata. Da noi c’è stato solo quello di alcuni blog indipendenti, tra cui quello di Beppe Grillo.

È probabile che saranno ancora i siti a dover svolgere questo ruolo in futuro. Almeno sin quando avremo una carta stampata condizionata dai cosiddetti «grandi gruppi economici». Nell’informazione finanziaria conta più quello che non si scrive di quello che si scrive e vi può essere consenso collusivo di ogni azionista nell’evitare le notizie finanziarie delicate e compromettenti per altri azionisti, contando in un atteggiamento simile da parte di questi ultimi nei casi in cui i peccati di omissione lo riguardino. I siti indipendenti devono proprio servire a mettere in luce queste omissioni, così difficili da cogliere per il lettore. Bene che sappiano anche contribuire al monitoraggio degli strumenti finanziari, sempre più complessi e pieni di insidie per un pubblico con bassa alfabetizzazione finanziaria, come quello italiano.

http://www.lastampa.it

 
 
 

METTO DEI JEANS?

Post n°105 pubblicato il 20 Settembre 2007 da MANUGIA95

Uff i jeans bleah

Cosa metto? Sempre quelli e ancora quelli.

 
 
 
 
 

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