Diario di bordo

I silent book club, ci mancavano...


Stamattina mentre ero in auto ho ascoltato l'ultima novità che arriva dall'estero e che ha già preso piede in Italia e precisamente in Piemonte a Mergozzo un piccolo paesino nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola.La fondatrice di questo club è una donna che si ritiene  molto soddisfatta del risultato ottenuto dall'esperimento  di questo club.Nello specifico l'idea è quella di creare un luogo dove le persone possono riunirsi anche con amici e conoscenti,  per leggere un libro in totale silenzio e tranquillità e alla fine della lettura possono commentare ciò che hanno letto con gli altri partecipanti promuovendo così la possibilità di conoscere anche persone nuove.L'iniziativa è anche simpatica ma il discorso è sempre lo stesso: "perché abbiamo necessità di trovare qualcuno che ci organizzi la possibilità di incontrare e conoscere gente nuova?"Siamo davvero messi "così male"?Davvero non riusciamo più ad avere un dialogo spontaneo con qualcuno senza l'intervento di un "intermediario"?