Diario di bordo

Vivere per lavorare o lavorare per vivere?


Che bel quesito che mi pongo in questi ultimi giorni... Più vado avanti in questo marasma che è la mia vita e più mi domando cosa devo fare e dove devo "andare".Il lavoro ultimamente sta occupando sempre di più il mio tempo e la mia mente, forse per sfuggire alle mille preoccupazioni che altrimenti mi vedrebbero già depressa ma io non amo questa parola e non voglio sentirmi in quello stato. Sono una persona che cerca in ogni modo di stare a galla ma non condanno assolutamente quelle persone che per tantissime ragioni non riescono sempre a venire in superficie da sole! Assolutamente!!Io non amo molti aspetti di me stessa ed uno fra questi è il pensiero di sentirmi lamentare. Mi detesto a priori quando accade e cerco di limitarne gli avvenimenti per questo!Ultimamente ne avrei davvero di cose di cui essere un po' "lamentosa" ma non voglio ammorbare nessuno così vado avanti e proseguo...Sto trascinandomi ma so che posso riuscire a farcela.La scorsa settimana si era quasi accesa una piccola speranza che qualcosa di bello potesse rallegrarmi questa settimana ma almeno per ora non ci sono sviluppi di nessun genere.... Piuttosto invece c'è stata una nota molto negativa e sgradevole che mi ha fatto riflettere sulle mie azioni e su quanto le persone fingano di "volerti bene ed essere tue amiche o tuoi amici" Io cerco in ogni modo di far star bene il prossimo che incontro sul mio cammino, è una mia prerogativa, sono fatta così e me ne frego se possa piacere o meno il mio comportamento. Di sicuro non insisto se non sono gradita ma non vado ad elemosinare amicizie fittizie per il solo scopo di contare qualche conoscenza in più.Un paio di anni fa, questa è la premessa, mi sono preoccupata di portare attraverso la mia voce e dei semplici messaggi vocali, un po' di allegria a chi non ne godeva molto in quel momento perché ricoverato in ospedale per motivi molto seri.In quell'occasione mi fu detto più volte che quei messaggi lo avevano tenuto in buona compagnia e che erano stati molto graditi.A distanza di tanto tempo, la stessa persona mi ha affrontato vis a vis e mi ha rinfacciato di essere una falsa e di voler ostentare ad ogni costo  una felicità che non posseggo!! "Chi ci crede che Tu sia così felice come i messaggi che invii??"Non ho mai avuto la pretesa di essere quello che non sono ma ho sempre e soltanto cercato di alleviare nel mio piccolo i pensieri e le preoccupazioni altrui portando un pò di semplice vivacità.Ora mi rendo conto che a volte non basta voler bene alle persone per far loro del bene e questo mi ha davvero amareggiata molto e mi ha portata naturalmente a rivedere i miei rapporti umani e sociali.