Diario di bordo

11 marzo 2020 non è un giorno qualunque


Lunedì sera (9 marzo 2020) il messaggio quasi a reti televisive unificate è giunto in tutte le case degli italiani ed il messaggio non più velato come una raccomandazione ma come un dettato di legge diceva che dobbiamo stare tutti a casa salvo casi di strettissima necessità dovuti a tre cause di forza maggiore tra cui il lavoro.Anche in questi tre casi bisognerà che ognuno di noi si assuma la responsabilità di giustificare a mezzo autocertificazione il motivo dello spostamento dalla propria abitazione ad un altro luogo di destinazione.La causa di tutto questo emendamento è da attribuire all'incoscienza umana, soprattutto italiana che nella scorsa domenica ha visto cose mai viste prima e una totale irresponsabilità nei confronti di tutte quelle categorie di persone che sono oggi ancora più a rischio di ieri.Non c'è polemica nelle mie parole ma solo una tristissima considerazione che va oltre il giudizio verso persone che nemmeno conosco, mi chiedo soltano come sia possibile che si sia preso tutto questo evento così catastrofico sotto gamba e sottovalutando il problema che ha causato già migliaia e migliaia di decessi.  Sono state assunte dal Governo italiano misure restrittive che dovrebbero (si spera) arginare il problema ma molte categorie di lavoratori sono ancora a rischio e non solo di contagio ma anche della perdita del posto di lavoro. L'economia mondiale sta andando allo sfacelo e le persone che non possono permettersi (come pochi casi fortunati) di lavorare da casa come ho potuto fare io devono sottostare a delle "leggi" dei propri datori di lavoro quasi assurde e forse inutili in certi casi. Ci sono poi altre categorie di persone costrette per obblighi dettati da vecchie leggi a dover restare in sede nonostante tutto, come i notai ai quali è severamente proibito chiudere lo studio. Nel nostro ambito lavorativo ieri per la seconda volta in due giorni abbiamo discusso sul da farsi e per fortuna ci sono stati dei pareri favorevoli all'uso di un lavoro eseguito presso il proprio domicilio di residenza.Mi rendo conto però che non tutti possono permettersi una tale "fortuna" e per quelle migliaia e migliaia di persone che devono raggiungere ugualmente il posto di lavoro io nel mio piccolo sono solidale e prego perché tutto questo finisca nel più breve tempo possibilie.Purtroppo raccogliamo i frutti di ciò che abbiamo seminato nel passato.... Ma dobbiamo sperare e pregare che tutto possa risolversi nel più breve tempo e che il MONDO intero abbia compreso il significato di ciò che stiamo vivendo.Siamo in guerra contro la nostra stessa natura umana e dovremmo chiederci come abbiamo fatto ad arrivare fino a questo punto!M.G.