Diario di bordo

16 marzo 2020 cosa accadrà dopo?


Stamattina mi sono alzata prima che suonasse la sveglia, ormai sono giorni che non dormo bene e penso, come milioni di persone nel mondo in questo momento, soltanto al lavoro...E' una condizione di fatto imprescindibile, soprattutto ora che siamo tutti a rischio di perderlo a causa di questo maledettissimo virus.Ci sono giorni in cui mi dò e cerco di darne agli altri fiducia dicendo che tutto andrà bene e che questa è solo una fase necessaria a cui la Natura ci sta ponendo come prova di quanto siamo stati ingiusti nei suoi riguardi e dei nostri simili. Chi più chi meno tutti abbiamo le nostre colpe e non mi riferisco all'esodo che continua di chi scappa dai paesi "rossi" per raggiungere le loro residenze sparse in tutta Italia, no, io parlo di ciò che abbiamo ignorato fino ad oggi, di quanto abbiamo dato per scontato senza riflettere suile conseguenze delle nostre azioni.Oggi ci troviamo ahimé costretti chi più chi meno a fare i conti con la nostra coscienza, con la nostra ingordigia, con la nostra falsità, ipocrisia e con il nostro menefreghismo! Ci continuiamo a dire che "tutto andrà bene" ma cosa ne sappiamo realmente di cioò che andrà bene?Il lavoro è un punto essenziale di questo momento così critico: non sappiamo che accadrà domani. Ci hanno sospeso o stanno per farlo il pagamento dei mutui ma basterà, hanno bloccato per ora il pagamento delle bollette ma ce la faremo? Servirà solo questo? Ci sono in giro un sacco di video incoraggianti fatti da perfetti sconosciuti che tentano in tutti i modi di diffondere allegria e che Dio li protegga ma ci sono i momenti no per tutti e quelli sono difficili da affrontare soprattutto quando si è da soli.Ieri per esempio parlando al telefono con mia mamma che è rimasta bloccata a casa (per un verso siamo felici perché il viaggio in treno poteva essere rischioso) mi sono resa conto che anche lei che è di natura un'ottimista ha smesso per un giorno di esserlo e comincia ad avvertire la solitudine, nonostante noi la si chiami spessissimo durante il giorno.Mio padre è lì che lotta da solo contro il male che ci auguriamo proceda lentamente data la sua età ma ogni giorno, "chiuso" in casa da solo pensa e ripensa sempre allo stesso problema. Prima almeno aveva mille impegni che tenevano occupata la sua mente ora non ha voglia di far nulla, menomale c'è la cagnolina a tenergli un po' di compagnia ma gli manca la sua compagna, gli mancano i suoi affetti anche se tutti facciamo a turno per chiamarlo e non lo facciamo mai sentire solo!Penso a quante persone stanno lottando negli ospedali per salvare la Vita di altri perfetti sconosciuti e a chi purtroppo ci ha già rimesso la propria a soli 46 anni e non era un soggetto "a rischio".Purtroppo questo male non risparmia nessuno e allora perché tante persone continuano a non voler seguire le regole, non capiscono che il danno lo fanno anche a sé stessi ed ai loro cari quando si spostano? La selezione naturale sta avvenendo ed è più brutta di una bomba nucleare....