Nell'Infinito

CONSAPEVOLEZZA


 
  Gli antichi avevano un detto - rispose Yang Chu - che ho sempre tenuto a mente e che ora ti dirò: "Ciò che è così senza che si sappia perché è così, è decreto celeste". Di tutto ciò che è oscuro e incomprensibile, ingarbugliato e fortuito, che una volta è a favore e una volta è a sfavore, che un giorno va e un giorno viene, chi può conoscere la ragione? È decreto celeste. Chi confida nel decreto celeste non ha vita lunga o breve, chi confida nella ragione celeste non ha affermazione o negazione, chi confida nella mente non ha consenso o dissenso, chi confida nella natura non ha sicurezza o pericolo. Allora si dice che non v'è nulla in cui confidi e nulla in cui non confidi. Così genuino e semplice, che fuggirà e che seguirà? Di che si dorrà e di che gioirà? Che farà e che non farà? "L'uomo sommo quando sta fermo è come morto, quando si muove è come una macchina". Non conosce né la ragione per cui sta o non sta fermo, né la ragione per cui si muove o non si muove. Non cambia di sentimento o di comportamento perché la folla degli uomini lo guarda né perché la folla degli uomini non lo guarda. Solo va e solo viene, solo esce e solo entra. Chi può ostacolarlo?  (Lieh Tzu Il classico taoista della perfetta virtù del vuoto)