Nell'Infinito

CONSAPEVOLEZZA


 
 Perfino i mistici hanno confessato che la ricerca di Dio, dell'Assoluto, è lunga e deludente, e che spesso avevano l'impressione di annaspare nel vuoto. È vero, quando si cerca Dio si può avere l'impressione di dibattersi nel vuoto; ma è solo un'impressione e non bisogna scoraggiarsi. Prendiamo come esempio un'immagine. Un uomo scava un pozzo per avere dell'acqua e placare la sua sete. Non sa a quale profondità la troverà e, in quell'incertezza, potrebbe essere tentato di rinunciare. Ma egli ha nella mente, nel cuore e nell'anima l'immagine, il riflesso di quell'acqua. Egli vive con l'idea, con il pensiero e la speranza dell'acqua, e sebbene quell'acqua non scaturisca ancora fisicamente, già scaturisce in lui. Allo stesso modo, chi cerca Dio - benché in apparenza non trovi nulla - lavora con una realtà molto potente che vive in lui. Egli può dire a se stesso: «Certo, non ho ancora trovato realmente Dio, ma Egli si manifesta attraverso i miei pensieri, i miei sentimenti e i miei desideri». E quella speranza e quella fede sono già Dio... » Omraam Mikhaël Aïvanhov