Nell'Infinito

Aivanhov cit.


 Per comprendere il Regno di Dio, occorrerebbe almeno che gli esseri umani rinunciassero a vivere in piena anarchia, e del resto ci sarebbero molte cose da dire a questo proposito. Ciò che in genere viene chiamato "anarchia" non deve necessariamente essere considerato negativo. No, è lo stato di un essere che vuole vivere la propria vita come lui la intende e che non vuole sottomettersi all'ordine stabilito. Che quell'ordine sia buono o cattivo, egli vuole vivere secondo le proprie idee, e può anche darsi che le sue idee siano superiori a quelle dell'ordine stabilito. La società lo considera un anarchico, ma nei confronti del Cielo egli non è un anarchico, poiché aspira ad avere più amore, più fratellanza e più giustizia. Per gli Iniziati, è anarchico solo chi non riconosce l'ordine divino, l'esistenza di un Signore dell'universo, di entità e di forze superiori, e di regole alle quali ci si deve sottomettere. E possibile che egli sia assolutamente d'accordo con una società di milioni di uomini che non hanno alcuna vita spirituale, ma nei confronti dell'Intelligenza sublime costui è un anarchico perché trasgredisce leSue leggi.In realtà, per la maggior parte, gli esseri umani sono anarchici senza saperlo. Esteriormente sono assolutamente corretti, talmente corretti che hanno persino ricevuto delle decorazioni; non hanno mai trasgredito nessuna legge umana, ma interiormente si permettono trasgressioni di ogni genere. Omraam Mikhaël Aïvanhov L'Acquario e l'Arrivo dell'Età d'Oro - Volume 2 -Opera Omnia - Volume 26EDIZIONI PROSVETA www.prosveta.it