Nell'Infinito

Aivanhov cit.


 Non si può risolvere il problema del male col ragionamento, poiché esso è molto al di sopra dell'intendimento umano. In realtà, il male non esiste: esiste solo per i deboli, per coloro che non sono pronti, che non sanno servirsene. Ma per i figli di Dio, per gli Iniziati e i grandi Maestri, il male - quella materia infernale di cui i religiosi hanno tanto parlato senza comprenderla - è una materia preziosa, ricca, che può essere sfruttata e di cui ci si può servire per delle realizzazioni fantastiche.* Dato che gli iniziati sono molto forti e molto puri, osano affrontare il male immergendosi nelle profondità della propria natura, e grazie a quell'audacia ne riportano perle preziose, come i pescatori che s'immergono nell'oceano per raccogliere ostriche perlifere senza essere divorati dagli squali o rimanere intrappolati nelle alghe.Queste esperienze, però, non sono consigliabili a tutti. Solo pochissimi sulla terra possono permettersi di scendere fin nelle profondità della loro natura e trasformare tutto, sublimare tutto e rendere tutto luminoso e bello.*Vedi anche L'albero della conoscenza del bene e del male,Izvor n. 210, cap. II.Omraam Mikhaël Aivanhov