Nell'Infinito

Spiritualità


 Cosa sono in realtà "karma" e "dharma", di cui sentiamo sempre più spesso parlare anche nel nostro mondo occidentale? Karma o "azione" e Dharma o "legge" sono due concetti interconnessi. -Il "Karma" ci viene spesso presentato come la versione orientale della legge del contrappasso, basata su un concetto etico-morale di giusto e di sbagliato che si rincorre drante il ciclo delle incarnazioni. Karma letteralmente significa "azione", senza accezioni negative o punitive.Ci hanno spesso detto che delle cattive azioni producono conseguenze cattive e delle buone generano buone situazioni, ma questa coppia di opposti buono-cattivo si basa su un giudizio che ha poco a vedere con lo spirito e molto con la morale umana.Quello che invece si intende nei testi antichi è che un'azione è generata da uno stato di coscienza che lascia in essa un imprinting, più alto è lo stato di coscienza che opera, più luminose sono le sue conseguenze.Non è quindi questione di atti buoni o atti cattivi dal punto di vista esteriore, ma di quanta coscienza o ignoranza sono implicate nell'azione. - E qui entra in gioco il "Dharma".Più la nostra conoscenza aumenta, più siamo consapevoli delle conseguenze implicate nelle nostre azioni e più possiamo facilitare le condizioni del nostro futuro.Questo vale anche di vita in vita, infatti ci sono tutta una serie di azioni, magari poco razionali per la mente comune, che apportano frutti nelle vite successive."Dharma", quindi, viene anche tradotto con "legge", ma si riferisce essenzialmente alla "legge interiore" di ogni essere, slegata da ogni implicazione morale.Certamente il comportamente etico e morale ha un senso se comparato a quello barbaro e primitivo dell'uomo schiavo degli istinti primari che vive l'attimo del proprio ego. Eppure vivendo nell'attimo "del Sé", si scopre che quel presente include anche passato e futuro, senza punizioni o inferni, siano temporanei o eterni.  Possiamo dire che conoscendo il proprio dharma - che viene a coincidere proprio con il significato di "vero Sé" - ed agendo in accordo alla sua legge, anche quando in disaccordo con gli standard morali della propria epoca e del proprio luogo d'origine, che appunto variano sempre nello spazio e nel tempo, equivale ad agire dal punto più alto della nostra coscienza, quello in grado di percepire le conseguenze delle proprie azioni anche a distanza di vite, e tutte le loro implicazioni sul cosmo. (Giacomo Colomba - da "Il significato segreto di karma e dharma", in CureNaturali)