Le parole per dirlo

Ricordi passati


03 aprile 2006 ore 18.00Oggi ho preso una decisione, nata così per caso, semplicemente parlando con il mio amico storico Roberto su Messanger. Ogni volta che ne avrò voglia scriverò due righe, cosi potrò, in silenzio, ragionare su quello che mi stà accadendo. Parlando con Roberto mi sono reso conto di quanto io non sia abituato a pensare, pensare alla mia vita passata, a quello che questa vita ha scritto dentro di me… E’ difficilepensare al passato senza fare i conti con il presente, forse è questo il punto… Il presente!!! Penso al mio passato, ogni giorno mi tornano in mente sensazioni, emozioni, paure ed ansie, ogni giorno capisco che tutto questo non mi ha mai lasciato, incatenato a questa vita che non ho cercato. Se qualcuno dovesse chiedermi veramente come stò, risponderei semplicemente con un BHO’. Cosa vuoldire stare bene?? Io di certo non lo so… Stare bene vuoldire, essere felici con se stessi??!! Soddisfatti della propria vita??!!! Appagati per i rapporti affettivi??!! Cosa vuoldire…. STARE BENE???? Ripenso a tutti questi anni passati a dimenticare, a cancellare, a distruggere tutti quei ricordi e pensieri che tanto male hanno fatto. Cancellarli per non pensare!!! Cancellarli per non star male…. E poi a 25 anni scopri che tutta la fatica che hai fatto, non è servita a nulla, non è servita perché il tuo corpo non dimentica quello che ha passato!!! Non dimentica le botte, gli insulti, le scenate, la paura, il terrore, l’ansia… Mi chiedo il perché??!!! Perché il mio corpo deve ricordare al posto mio???!!! E’ difficile fare i conti con questo…. Rivivere la mia infanzia a 25 anni… La guardo, ma non ho reazioni, non riesco a ribellarmi, non riesco ad urlare. Sono li che la guardo in modo passivo! Senza reagire… La domanda che mai avrei pensato di pormi è: SONO SANO DI MENTE??Questo può far ridere, ma giuro che è la cosa che più mi interessa in questo momento! Il motivo è uno solo, capire se la base del mio pensiero è tanto solida per poterci costruire qualcosa.Immagino che la mia angosciosa domanda abbia una risposta molto semplice, cioè che io sia normale e che tutto questo è frutto del mio passato, ma non mi basta!!! Vorrei saperlo con certezza, vorrei averne la convinzione!!! Vorrei sentire questa base di pensiero, sentirla come fosse il terreno sotto di me… Ma non la sento… Sento solo tanta confusione, sento solo tanta paura, incertezza e chissà cos’altro. La mattina mi alzo, chiedendomi chi sono, se la vita attorno a me è reale… Forse quest’ansia me l’ha trasmessa indirettamente un film, MATRIX… Eppure io la sento così reale… Mi chiedo come starò, se avrò paura, se avrò comportamenti strani, se preso da un raptus mi verrà voglia di buttarmi sotto la metro. Tutto questo è la mia giornata….  Spero che questo servirà a costruire una persona che non c’è mai stata... Un persona che ha subito fin troppo e che ora dice basta! Basta con ansie e paure… La mia non è rabbia… E’ rassegnazione!!!Sono rassegnato e l’unica cosa che mi viene da fare è provare ad uscirne così tra una seduta e l’altra, parlando… Parlando con lo psicologo, colui che mi stà guidando! La mia determinazione si scontra con la depressione che ogni giorno si fa largo in me… A volte vorrei spaccare il mondo, a volte non ho la forza di guardare avanti… Vorrei poter amare una donna… Amarla così tanto da trarre la forza per andare avanti…Ho paura che questo sia perché dentro di me non ho la forza di vivere!!! Una forza che dovrebbe essere naturale…. Ma che a me a volte manca!!!   09 maggio 2006E’ passato circa un mese dall’ultimo mio “approdo” qui… Rileggendo quanto scritto sopra, mi rendo conto che non è cambiato poi molto; i giorni passano alla svelta ed io vorrei capirne qualcosa di più…  Ripenso alle scelte che ho preso e ancora mi chiedo se queste un giorno saranno le fautrici della mia guarigione. Le sedute di analisi sono entrate da qualche giorno in una monotonia assurda. Sembra quasi che la piena stia latitando… Facendo riferimento al libro “Le parole per dirlo”, a volte durante le sedute mi viene voglia di dormire, ma nello stesso tempo, la paura di quell’occasione persa è più forte. Penso a tutto e a niente, penso alla mia vita passata, a come poteva essere se non avessi dovuto fare i conti con la “cosa”. Il mio grado di tensione è sempre alto, ho paura di perdere il controllo, di non farcela… Da quando ho capito che il mio senso di non realtà poteva tranquillamente chiamarsi derealizzazione, bhè qualcosa è cambiato, diciamo che sono più cosciente del male che mi affligge! Perdo il senso del tempo, in fondo non credo che nella mia situazione il tempo sia così importante… Ma soprattutto, che cos’è il tempo?!! Semplicemente un’unità di misura per scandire la vita di una persona. E quando tutto questo perde di importanza, a cosa serve scandirne i tempo??!! L’unico momento in cui apprezzo l’orologio è l’avvicinarsi della seduta… Sembrerà banale, ma è l’unico momento dove riesco a tranquillizzarmi e non pensare o meglio, a pensare in modo costruttivo!