Le parole per dirlo

25 agosto 2006


Buonasera,oggi, dopo una pausa di quindici giorni, ho riincontrato il mio analista. E' una persona interessante, sulla cinquantina, brizzolato, a dire la verità neanche un bell'uomo, ma decisamente colto e molto ma molto intelligente!!!Incontrarlo è sempre come un debutto... Pensi a ciò che vuoi dire, a ciò che non vuoi dimenticare, a come esporlo per essere il più chiaro possibile così da permettergli (e permetterti) di comprendere il tuo stato. Abbiamo parlato di come ho affrontato i miei momenti di "debolezza" (in quei momenti posso sempre contare sul fatto di poterlo chiamare per un confronto), di come è difficile poter vivere in modo naturale anche solo le vacanze! Stò affrontando un cambiamento, che ribaltando il termine in uso comune, potrei dire... Un cambiamento epocale!!! Queste mie parole suoneranno strane ad ognuno di Voi, ma vi assicuro che in certi momenti è stato difficile anche solo osservarmi allo specchio. Dopo questa frase credo sia lecito parlarvi un pò di me... Ogni volta, come fossero brevi racconti, parlerò di me.Che sono un maschietto e che ho 25 anni già lo sapete, quello che non ancora non sapete è la mia storia.Tutto ha inizio dalla mia famiglia, persone apparentemente normali, mio padre 5 anni più giovane di mia madre, sposati giovani, 22 lui 27 lei. Mia madre arriva da una famiglia di 5 figli, una famiglia povera cresciuta nel dopoguerra senza padre (mio nonno aveva deciso di godersi la vita facendo lo sciupafemmine), abituati a dormire (cosi dice lei) tutti in un letto e tutti in una stanza, dove vi era cucina, bagno camera da letto. A sei anni ha un brutto incidente che la riduce in fin di vita, anca rotta, naso rotto, femore rotto, mandibola, mascella, denti... Vista la sua giovane età riescono a rimetterla in sesto, ma il suo aspetto è decisamente cambiato. Gli anni passano e lei, evidentemente, vedendosi così "diversa" cresce con la paura di rimanere sola, di fare la fine di sua madre!!!Mio padre arriva da una famiglia di contadini, dove il padre (padrone) comandava e spadroneggiava in casa. Mia nonna donna minuta e sicuramente remissiva, si ammala gravemente di meningite e successivamente di una grave depressione.La religione é un narcotico con cui l'uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente. (Freud)