Le parole per dirlo

26 agosto 2006


Lui non ha mai raccontato molto della sua infanzia, quello che ha parlato sono stati i fatti... La vita che si è creato, la vita che stà vivendo, ciò che ha fatto e che farà, questo dice molto di come può aver vissuto una persona.Mia madre e mio padre si conoscono quasi per caso, lui stà tornando in caserma fresco di licenza, lei da un viaggio. Sono su un treno, si scambiano l'indirizzo ed iniziano a scriversi. Alla fine del militare decidono di sposarsi e di vivere a Milano. Abitano in un 2 locali, mia madre, mio padre e mia nonna materna.  Mia madre racconta che subito dopo il matrimonio mio padre inizia ad essere violento, ad alzargli le mani. Passa un anno e mia madre rimane incinta di una splendida bambina. Sono molto giovani, senza soldi, senza un appartamento di proprietà, ma si amano. Mio padre  lavora giorno e notte, vuole acquistare una casa per la famiglia, si indebita ma insegue il suo sogno. Tra di loro le cose funzionano tra alti e bassi, ma litigi e screzi non bastano a fermare questa giovane coppia, sono sempre pià affiatati, bisognosi di amore reciproco. Il tempo passa, hanno abbastanza soldi per comprare casa, qualche piano più sotto di quello dove abitano ora. E' piccolo ma confortevole. Lo pagano in contanti, sono gli anni 70, anni in cui fare un mutuo costava il 23% solo per gli interessi. Mio padre nel frattempo lavora come camionista e mia madre come cassiera all'Esselunga, lo stipendio medio è di 90.000 Lire. (purtroppo queste sono le informazioni che ho di tutto il periodo in cui ancora non ero nato, potrei chiedere a mia madre qualcosa di più, ma non credo accetterebbe una cosa del genere. Preferisco basare il mio racconto su ricordi "comuni", credo che i dettagli sui luoghi o sul tempo non abbiano così incidenza nella mia storia).Sono gli anni ottanta, mia madre rimane nuovamente incinta (mi risulta almeno 1 aborto nel frattempo) è il mio turno. La ginecologa gli ammonisce di stare a letto perchè è una gravidanza a rischio. Al settimo mese non ce la faccio più di stare chiuso e faccio valere il mio diritto alla vita... Sono nato!!! :-) Per colpa della fretta nel nascere peso solo 1,9 kg ma sono sano!!!Dopo qualche giorno di incubatrice, mi portano a casa, sono piccolo piccolo ma con tanti, tantissimi capelli.Se ad un Dio si deve questo mondo, non ci terrei ad essere quel Dio: l'infelicità che vi regna mi strazierebbe il cuore. (Schopenhauer)