Il tuo dilemma

Agli Sposi Novelli


   Agli sposi novelliNon avete sentito,cari Signori,davanti all'altareNicola e Giuditta un bel sì pronunciare?Da quando quel si han pronunciatoil loro sogno d'amore è stato coronatoNicola ha risposto con voce da tenoreun sì che rispecchiava l'allegria del suo cuoreMentre Giuditta da soprano replicòcome per dire "Nicola" per sempre t'amerò!Non vedete Nicola che ride contento e beato?Ha vicino la sposina e ne è estasiatoed in questo momento le tiene una maninae la culla dolcemente come una bambinaNon è estranea a questo affetto la sposae il suo viso prima pallido, or è tutto rosa,sfido io,il suo cuore ama l'uomo preferitoche a sua volta è non cotto ma arrostitoOr per voi il mondo è tutto rosama tra poco sarà un altra cosa,quando Giuditta tra pizzi e fiocchinasconderà il primo dei marmocchiE Nicola pensieroso davanti alla sposinaordinerà le fragole perfino dalla cinae se sarà necessario,con un gran sospironefarà anche venire le nespole dal GiapponeNicola! Quando finalmente il bimbo sarà natoe tu a letto felice ti sarai addormentatodi soprassalto ogni notte sarai svegliatoperchè o è bagnato o con una spilla s'è graffiatoEd allora giù dal letto ed in vestagliacercherai a malincuore di fargli da balia,Ma lui riprenderà con nuova lenada sembrare addirittura una sirenaQuando Giuditta avrà poi calmatoil marito prima,e poi il neonato,la pace finalmente torneràera ora,che già il sole spunta giàMa non vi allarmate cari sposinigiacchè a voi piacciono tanto i bambinie se anche di spalle fate una scrollatinave ne auguro lo stesso una trentinaE' un augurio che vi fanno anche gli astantivenuti dalle regioni più distantied alla felicità vostra cari sposinibeviamo un centinaio di bicchieriniOr cari signori basta guardare gli sposi che dopo questa lettera sono silenziosie continuiamo con gran dilettoa fare onore a questo banchettoAncora una parola miei cari sposini,auguri da tutti distanti e viciniauguri,auguri,auguri di felicitàquesto auguriamo con grande sincerità.Casarsa della Delizia  li 18 novembre 1961             Un rompiscatoleLa Domenica che giorno meraviglioso per me,un giorno che attendo con tanta speranza e allegrezza nel cuore,comincio dal Sabato a pregustare il giorno di festa,penso a come far si che gli animi si ritrovino assieme attorno a una fiamma che possa riscaldare quando è inverno nel cuore ma anche quando è estate,quando manca un abbraccio o quando le parole silenziosamente tacciono.Che bella la Domenica,io sono nata un giorno di Domenica di tantissimi anni fa ed è una ninna nanna che racconto a me stessa ogni tanti giorni della mia vita per non dimenticare il racconto della mia nascita e per ricordare quanto sono viva e contenta di ciò che il buon dio mi ha donato in questa vita terrena fatta di sorrisi e di lacrime,di sentieri da percorrere,di miraggi e di gratificazioni,di chicchi di riso e chicchi di grano,di amore e dolore,preghiera e silenzio,di fede e sacrificio,di devozione.Di ritorno oggi dalla Santa Messa mi sono ricordata di un anniversario,di solito li dimentico o li ricordo dopo che son trascorsi ma Novembre è un mese denso di ricordi e ricorrenze tra cui il compleanno della mia cara mamma e domani l'anniversario del matrimonio dei miei cari e amati genitori.Voglio donarvi queste emozioni così datate ma per me e la mia famiglia materna tanto ancora vive,così vive da riportare alla luce momenti conviviali,giorni sereni e gioviali.E così scartabellando tra le mie scartoffie e quaderni dove ho conservati i miei pensieri e scarabocchi ho ritrovato un foglio scritto.Lo condivido con voi care amiche e amici con l augurio di una lieta domenica e serenità nel cuore vostro e delle vostre famiglie.
 Mari