Il tuo dilemma

più del vento


 erano i giorni in cuitutto andava a finirein cui desideravo e pensavoera solo un rivolo la pioggiaun passo ormai andatoun vagito inespresso vorrei chiudere gli occhiseparando il pensiero a brevedal lungo sonno che mi attentee se mi svegliassi?oh davvero non ci sarebbemiglior nota che quella intonata per raccoglier le oree distinguerledal pugno di illusioniche mi cinge la nottequando ho ormai scritto tuttodel nostro silenziopiù del vento che è sempre in viaggio un abbraccio e un vi voglio bene
 Mari