Il tuo dilemma

Gocce di luce


 Il giorno dedicato alla commemorazione dei defunti,di solito,non mi reco mai in cimitero soprattutto perchè riaffiora la sofferenza del non poter dire una preghiera sulla tomba dei defunti che sono sepolti molto lontano chilometricamente da me e sono la mia nonna materna Valentina le cui spoglie mortali riposano nel cimitero di Casarsa della Delizia(Pn) e tutti i miei cari per ai quali vorrei poter far sentire la mia presenza silenziosa.Chi si trovi lontano dai propri affetti conosce bene questo tipo di dolore anche se molti pensano che una preghiera la si può comunque recitare da casa e vale ugualmente come testimonianza e vicinanza del bene che abbiamo per i nostri cari,io che da molti anni sono lontana dalla mia terra natia e ancor più lontana da altri miei parenti ,alcuni dei quali conosciuti solo per telefono e per fotografia come per il fratello della mia mamma lo zio Bruno,patisco maggiormente questa impossibilità.Oggi leggendo alcune pagine del mio libro preferito che sfoglio con più frequenza ultimamente ho trovato una piccola poesia che mi ha riportato indietro con la memoria, perchè leggevo la nota a marginededicata a Don Dino Paesani ,un parroco al quale Lorena Bianchi( e daie penserà qualcuno/a :-)) il fatto è che mi piace questa autrice) ha dedicato questo suo  scritto,alla mia infanzia trascorsa alla parrocchia di S.Giacomo di Veglia e il nostro parroco si chiamava proprio Don Dino,era un omone grosso e simpatico se la memoria non mi inganna.Mi sono rivista bambina il mese di maggio quando ci recavamo alle novene dedicate alla Madonna con il velo in testa con la mia amica del cuore la Paola  che mi faceva un sacco di dispetti e io la perdonavo sempre perchè era l unica amichetta che avevo allora,mamma mi diceva sempre che ero troppo buona e molto accondiscendente,con lei giocavamo a fare le signore con le chicchere del caffè colorate.Mi sentivo molto solaa volteIl crocefissoGuarda da lassùin convertito silenzioDa bambina mi nascondevonel confessionaleper non dire il peccatodi essere nata per sbaglio.All'imbrunire entravo leggeraa toccare le ombredei ceri fumantiCercavo il voltodella Madonninae Le chiedevodi farmi brava e buona.Volevo essere amata.Lorena Bianchicapita anche a me quando poi ascolto la musica e la inserisco nei miei post di andare ad ascoltare le canzoni successive,non sbagliate solo voi viaggiando per conto vostro con la mia fantasia,il mio incipitper cui vi propongo un brano delicatissimo di una cantante sconosciutae vi auguro una lieta settimana,grazie per la cortese attenzione
Mari