Il tuo dilemma

oh beati voi poeti!


 Nel 1876 avevo 14 anni.A carnevale volevo conquistare le ragazzinema non avevo danaro per comperare i confetti di gesso allora in uso.Mi venne l’idea di prendere carte colorate, farne strisce,e tagliarle poi colla forbice a triangoli.Ettore Fenderl
ed io cosa lascerò come cara eredità ai miei pargoli?I miei sogni,le mie poesie?le piccole e grandi illusioni,i sorrisi le lacrime le battaglie i torti e le ragioni,i ricordi,le dimenticanze,gli errori,la prova del novela nostalgia della mia terra natia,le zolle che non ho calpestato,l'indaco e il rosso delle montagne,i colori dell'arcobaleno,le lucciole nel vaso di vetro,le margherite dei prati di via cal de livera?le mie amiche che cullano la me bambina,che mi nutrono di consolazione e di speranza,il grembo della mia scuola elementare,lo cignon della mia adorabile maestra.Approposito grazie anche se ormai non sei più con noi qui su questa terra di sogni e di chimereGrazie per avermi fatto indossare sempre i panni di Pantalonecon la maschera nera e il naso adunco,tra l'altro ho un bellissimo naso alla greca come mi diceva sempre la mia mamma,se bella vuoi apparire un poco devi soffrire e il maglioncino biancoe i pantaloni a righe ed il mantello rosso,per avermi messo dietro la lavagnaqualche volta anche se non lo meritavo.Era così bello scrivere con penna e calamaio specie quando l'inchiostro improvvisamente si spargeva sui nostri quaderni.E Colombina vestita d'azzurro quanto era bella e irraggiungibile.Grazie per quando mi hai regalato le matite colorate e un grandissimo foglio biancodove ho imparato a disegnare il mio mondo,dove ho scoperto il teatro che ognuno ha dentro di sè.E' incredibile come le cose più brutte siano invece proprio quelle che ci rendono meravigliosidove ho imparato ad amare.Ecco lascerò quanto ho sofferto per diventare la me bambina che oggiha 55 anni.è un vecchio stanco e si vuole un sacco di bene.Se avete un pò di tempo da trascorrere al pc ,seduti sul divano al caldo del focolare,una tazza di the,le sbreghe da sgranocchiare c'è sempre una storia che è bello imparare,che è bello ascoltarePerchè al mondo non esistiamo solo noi,i nostri dolori,la rabbia e i malumori.Grazie sempre ,grazie a chi ci da modo di raccontarlo,ci regala un luogo dove imparare a crescere.
Sorridere fa sempre bene.
Tutte chiacchere signor poeta,oh beati voi poeti che del dolor rappresentate il melo che dall'albero suo precipita a terra e del suo tonfo prendete il dramma senz'arco e frecce,sol con un verso che punta dritto all'emozione.Marilena
  un abbraccio di bene
...buon fine settimana